Ci sono città che rendono orgogliosi coloro che scelgono di andarci a vivere o che ci sono nati e ci sono coloro, invece, che rappresentano l'orgoglio di una città, in questo caso di Lucca. Uno di questi, pochi invero, si chiama Giuliano Pacini e proprio oggi, 23 agosto 2022, ha compiuto 80 anni, un traguardo immenso soprattutto se lo si supera con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di vivere di sempre. Perché Giuliano Pacini è stato, è e sarà la raffigurazione dell'ottimismo, della serietà, della laboriosità, dell'entusiasmo che costituiscono alcuni degli ingredienti tipici di alcuni, i più fortunati, che scelgono di vivere la propria vita anziché lasciarsela vivere. Per noi che lo conosciamo da trent'anni è un amico che ha il pregio di dirci quello che pensa e il problema, magari, è che dovrebbe dirlo a voce alta a tutti visto che ci azzecca quasi sempre.
Battute a parte, quella che pubblichiamo è una lettera che lo staff della Buca di S. Antonio gli ha voluto dedicare in questa occasione speciale e che proprio oggi pomeriggio gli è stata consegnata e letta nello storico locale di via della Cervia, antica Osteria di Lucca, addirittura, dal 1782. La pubblichiamo perché è la testimonianza di quanto i rapporti umani siano importanti anche in questa età tecnologica dove paiono smarrirsi valori fondamentali e fondamenta dell'umanità:
Caro Giuliano,
in questa foto che abbiamo fatto, siamo qui davanti al tuo “regno” di cui orgogliosamente tutti noi facciamo parte, a vario titolo, in varie vesti.
Un po’ come in uno spettacolo teatrale, dove ognuno ha il suo ruolo: alcuni vanno in scena, altri stanno dietro le quinte. Ma tutti con un unico obiettivo: la riuscita dello spettacolo.
Tu hai la capacità di fare bene entrambi. Coordini il dietro le quinte, ma sai pienamente stare sul palco. Ma in tutto questo, nonostante la fatica, nonostante la stanchezza, nonostante gli ostacoli non dimentichi mai di essere umano. Non dimentichi mai di preoccuparti per noi, per le nostre vite, per le nostre famiglie.
Un po’ come in una squadra di calcio, dove ognuno ha il suo ruolo, ma si rincorre tutti lo stesso obiettivo. Dove si sbaglia, ci si arrabbia, ma finita la partita ci si abbraccia comunque. Ma di questa squadra tu sei il capitano e l’allenatore. Scendi in campo con noi e ci guidi.
Un po’ come in una famiglia, dove ognuno ha il suo carattere, la sua personalità, ma, nonostante le divergenze e le discussioni, non si smette mai di volersi bene e di accettarsi l’un l’altro per quello che si è.
Questo pensiero, in questo giorno speciale, è anche un ringraziamento per tutto quello che fai e tutto quello che sei. Per tutte le volte che canti a squarciagola e ci metti di buonumore (anche se il repertorio andrebbe rivisto), per tutte le volte che ci tendi la mano e ci dai consigli.
Grazie per averci voluto “a corte”.
Auguri di buon compleanno, capitano. Franco sarebbe sempre più orgoglioso di te.
La tua squadra