Immaginate la bellezza e l'eleganza, la raffinatezza e il buongusto, aggiungete un luogo dal fascino immutato nei secoli, versateci un fiume di rilassatezza e cortesia, mischiate un po' e provate a vedere che cosa esce fuori. E' un po' quello che veniva spontaneo provare a fare ieri sera sulla spiaggia di Forte dei Marmi accarezzata, finalmente, da un cielo limpido e celeste come non mai, nel cuore di un solstizio d'estate con tanto di luna piena sul fronte opposto ad un tramonto da favola. Da lasciare basiti. Una festa azzeccata in tutti i sensi, da quello meteo a quello enogastronomico passando per un dress code rigorosamente in bianco con un tocco di Alpemare che altri non è se non il verde Tiffany di audreyana memoria.
Un evento più unico che raro, con centinaia di invitati per l'inaugurazione del nuovissimo Bagno Alpemare della famiglia Bocelli, ieri sera rappresentata alla grande per bellezza, simpatia e savoir faire, dalla regina Veronica Berti Bocelli e da Amos Bocelli che nella loro semplicità hanno accolto gli ospiti per una serata magica a tutti gli effetti. Ha spiegato bene la stessa consorte di Andrea la decisione di allargare il Bagno per via delle infinite richieste ricevute e non sempre possibili da accontentare. Questa volta il fronte mare è da paura, uno spazio che sembra infinito, tende bellissime stupendamente arredate, biancheria in verde Tiffany che lascia estasiati quasi timidi nel provare a sdraiarcisi sopra.
Hostess per il ricevimento meravigliose e con abiti di grandissimo gusto, personale efficiente ed efficace, un aperitivo all'insegna di ghiottonerie mignon come un bocconcino di tartare di manzo o i macarons al gorgonzola, ma, soprattutto, il sushi di Nobu, un prestigioso ristorante giapponese fondato da Nobu Matsuhisa, Robert De Niro e Meir Teper. Sushi roll usciti a pioggia, delicatissimi e appaganti, col tonno o con il salmone, con l'avocado o altro ancora e senza alcun limite di quantità. Il tutto annaffiato dal Bocelli Rosé Premium Cuvée, ottimo nettare proveniente dalle campagne venete.
Alle 21 o giù di lì, tutti in spiaggia dove ad attenderli una anzi, due brigate impegnate a soddisfare gli istinti fagici degli avventori, ma niente fila, niente assalto al tramezzino, niente corsa all'accaparramento veloce. La disposizione delle tavole non rotonde, ma rettangolari e con al centro il personale e all'esterno i consumatori, ha permesso una organizzazione ai limiti della perfezione. Ottima la qualità del cibo, niente da dire, persino le ostriche, firmate Amélie, la più famosa maison d'huitres, aperte al momento e davanti ai degustatori per cui un po' più di attesa, ma classe da vendere.
Musica mai invasiva, da ballare con gli ospiti che, sul tardi, si sono, letteralmente, scatenati sulla pedana realizzata ad hoc. Difficile se non impossibile ritrovare, andando indietro nel tempo recente, una festa di tale fattura e di così alto livello. Un Bagno, l'Alpemare, che la famiglia Bocelli detiene e gestisce dal 2017, dove il lusso c'è, eccome, lo si vede e lo si percepisce, ma senza mai diventare sfarzo fine a se stesso.
Due parole, necessarie, sugli addobbi floreali e sul giardino, curato nei minimi dettagli e rigoglioso quant'altri mai: complimenti a colui che se ne è occupato: un angolo di paradiso con due giraffe illuminate da altrettanti lampadari pendenti dal muso: trovata geniale e per nulla kitsch a differenza di altri lidi.
Dimenticavamo i fuochi d'artificio che, ci dicono, essere stati favolosi, ma, noi, a quell'ora, eravamo già sulla via di casa.
Foto Loreno Bertolacci