Serata calda, anche troppo, tra l'altro con i motori accesi, sull'anello del cerchio arboreo, delle vetture partecipanti al Rally Coppa Città di Lucca, quella andata in scena l'altra sera al Caffè delle Mura ad opera dell'associazione Barsanti e Matteucci che ha voluto, così, ricordare e celebrare il centesimo anniversario della morte del Maestro Giacomo Puccini. E lo ha fatto avvalendosi di un'artista dotata di una voce sublime e, allo stesso tempo, soave, quella di Francesca Maionchi, classe 1994, soprano molto bella oltreché brava che ha debuttato nel 2016 come Lola in Cavalleria Rusticana di Mascagni a Cecina e, successivamente, ha interpretato la Mimì ne La Bohème di Puccini al Giglio di Lucca, e per Sky Arts International; Micaela in Carmen in Bizet ad Arona e La Spezia; debutta nella Sala d'Oro del Musikverein di Vienna con arie e duetti tratti dalle pucciniane La Bohème, Gianni Schicchi e da La Traviata di Verdi; Requiem di Mozart a Sarzana, Livorno e Lucca; Suor Angelica di Puccini nel ruolo di Suor Genovieffa a Lucca; Le Nozze di Figaro di Mozart al Teatro Duse di Bologna; recital a Žalgirio Arena di Kaunas in Lituania, a Riga, ad Al Ula, in Arabia Saudita, a Katowice, Forte dei Marmi, Montecatini e Tampere con Bocelli; La Traviata a Pisa, Il Trovatore di Verdi a Lucca. Recentemente è Lola in Cavalleria Rusticana in scena a Livorno e prende parte ad una tournée in Norvegia, Danimarca e Scandinavia a fianco di Andrea Bocelli.
Ha debuttato all’Arena di Verona nel 2022 ne La Traviata e in Aida di Verdi, opere in cui ritorna anche per il 100° Festival 2023 insieme a Rigoletto di Verdi e anche quest'anno è tornata all'Arena veronese come Sacerdotessa nelle due diverse produzioni di Aida del 101° Opera Festival. Tra tutti i suoi impegni è riuscita a trovare un momento libero per omaggiare Giacomo Puccini e accontentare le richieste del presidente dell'associazione amici di Barsanti e Matteucci Severino Pieretti. Ad accompagnarla al piano Anna Cognetta di Livorno.
Qualcuno potrebbe non conoscere la storia di Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, così ci ha pensato Giacomo Ricci, fisico nucleare collega ai suoi tempi in Svizzera di Carlo Rubbia, preside dell'ITC Francesco Carrara, nonché grande studioso dei due scienziati ai quali è riuscito a restituire la paternità, scippata dai tedeschi, dell'invenzione del motore a scoppio. Ricci ha rievocato le tappe principali della sua passione per la coppia di geni italici che così tanto lustro hanno dato al loro paese e alla nostra città.
Una serata che Loreno Bertolacci, uno dei principali animatori dell'associazione e Luca Ruggi hanno organizzato dannandosi l'anima per cercare location. individuare sponsor, invitare personaggi che, in qualche modo, hanno a che fare con Puccini come, ad esempio, Luca Piattelli, presidente del club Amici del sigaro toscano che è intervenuto con la moglie. Ottima la cucina e ilo servizio e questo grazie, come al solito, alla grande professionalità di Umberto Costa che ha diretto il tutto e al quale vanno i ringraziamenti degli organizzatori e dei presenti. Davvero i due fratelli Simone e Umberto hanno restituito questo locale storico e affascinante ai lucchesi che non si fanno pregare due volte per goderselo, soprattutto, in queste sere d'estate.
Foto Ciprian Gheorghita