“In bocca alla lupa”: non è solo il nome del locale che li ha ospitati e che ancora li accoglierà nei prossimi finesettimana di giugno, ma anche le parole che si sono rivolti a vicenda prima di conquistare il palco i partecipanti di The Ultimate Voice Battle, il contest canoro organizzato dal frizzante duo artistico Er Pazzaoke de Simo&Bene, pronto ad animare le serate dell’estate lucchese con tanta musica, passione e voglia di mettersi in gioco.
“Questa sfida nasce da un’idea bellissima, quella di condividere passione, divertimento e unione: un’esperienza che tutti ricorderemo con il sorriso”, sono le parole con cui si è aperta la prima serata di questa lunga gara che si snoderà per tutti i finesettimana del mese, con la grande finale fissata per il 19 luglio.
Sabato 7 giugno si sono quindi aperte le danze, presso l’Eni Cafè di via Pesciatina 406, con la prima presentazione al pubblico delle squadre canore che si affronteranno in questa lunga e appassionante sfida: Sound Fusion, Anime in Fiamme, Ci Mancano le Basi e Roots & Brunches.
A giudicare questi concorrenti così differenti per inclinazioni e punti forti, ma tutti accomunati dalla passione per la musica e dalla voglia di mettersi alla prova, una giuria d’eccellenza, composta da persone ben preparate nell’ambito artistico-musicale: per questa serata inaugurale i membri della giuria sono stati Irene Decorte (giornalista e performer), Samanta Pardini (fondatrice di Incanto Event Planning), Valeria Lunardi (cantante sin dall’infanzia, premiata a livello nazionale, ha sfiorato Sanremo Giovani per ben tre volte) e Marco Andreotti (cantautore e performer, ha partecipato a The Voice of Italy nella squadra di Piero Pelù). Tutti loro, grazie al connubio fondamentale tra tecnica e passione, tra severo occhio critico ed esperienza personale del palco, sono riusciti nell’arduo compito di scegliere la squadra vincitrice di questa prima serata.
Perché, se anche ciascun concorrente canta individualmente, ad essere valutata e premiata è la squadra nella sua interezza; e, così, anche alla fine una squadra risulterà la vincitrice. La prima serata è stata un’occasione per conoscere e cominciare ad amare le quattro squadre in gara, con cinque partecipanti per ciascuna che si sono esibiti (su base, ma rigorosamente senza alcuna forma di autotune) con una cover scelta da loro stessi, per valorizzare al massimo i propri talenti.
Dopo un’estrazione casuale svolta fra i capisquadra, hanno avuto l’onore di aprire la serata i Roots & Brunches, che hanno catturato il pubblico con la loro intensità emotiva e la capacità e voglia di trattare anche temi difficili con le canzoni da loro scelte. “Siamo degli scappati di casa con la passione per il canto e la musica, provenienti da città diverse, e ci siamo ritrovati anche come amici”, ha spiegato la caposquadra Viviane, che ha deciso di cantare di depressione con la sua performance di Disease di Lady Gaga. Un momento di grande intimità è stato poi regalato ai presenti da Alessia, che grazie al canto vince la timidezza e che ha scelto di incantare il pubblico con Ho Amato Tutto di Tosca, mentre un tocco rock l’ha dato Tommaso con l’iconica House of the Rising Sun.
Nel corso della serata le quattro squadre si sono alternate e intrecciate fra di loro, ciascuna mandando avanti i propri concorrenti nell’ordine da loro stessi scelto; ma ad esprimere il secondo performer della serata sono stati gli Anime in fiamme, caratterizzati dalla passione che brucia evidente in loro quando cantano, tanto forte che hanno deciso di farne il nome della propria squadra, come ha dichiarato la caposquadra Arianna. Evidente, così come per le altre squadre, il grande affetto e la notevole complicità che uniscono tutti i membri, e che è emersa soprattutto quando Arianna ha scelto di dedicare la sua esibizione di Fai Rumore di Diodato proprio ai suoi compagni di squadra. Ad emozionare il pubblico con sentimento ed eleganza anche gli altri membri della squadra, come Massimo, che ha interpretato Sara Smile degli Hall & Oates.
Anche i Ci Mancano Le Basi hanno scelto un nome che li rappresentasse, anche se più all’insegna della scherzosità e dell’autoironia: “Un gioco di parole, che da una parte indica il fatto che nessuno di noi ha frequentato una scuola di canto, per cui non abbiamo a livello di tecnica una base scolastica, e dall’altra fa riferimento alle basi musicali”, è stato il commento del caposquadra Stefano, che ha stupito tutti con un’istrionica performance di Mi Vendo di Renato Zero, che l’ha visto letteralmente… svendersi. Ai Ci Mancano Le Basi va, peraltro, la palma di squadra con il concorrente più anziano in gara: si tratta di Romolo, per cui è veramente appropriato dire 90 anni e non sentirli, che ha commosso tutti i presenti cantando con indescrivibile passione Eravamo in 19, in commemorazione della strage di Nassiriya.
Ultimi, ma certamente non meno importanti, i Sound Fusion, con il loro connubio di potenza vocale e abilità sceniche, a partire dalla caposquadra Rosy con l’intensità di Meravigliosa Creatura di Gianna Nannini, passando per Che Cosa Ti Farei di Adriano Celentano con Emilio, che si è descritto come “ansioso” ma si è mostrato completamente sicuro nella sua esibizione che ha fatto ballare tutti, per poi chiudere la serata con Antonello, che ha per l’occasione ribattezzato La Notte dei Modà in “la buonanotte”.
Nonostante le molte esibizioni, la serata è letteralmente scivolata via, e sembrava di aver appena cominciato che già i giudici hanno comunicato il loro verdetto: vincitori della prima serata di The Ultimate Voice Battle sono risultati i Sound Fusion, che non hanno contenuto la propria gioia di fronte a questo primo, sudato traguardo.
Certo, non è che l’inizio di un lungo, emozionante percorso: prossimo appuntamento, stesse squadre, stesso posto, stesso format, venerdì 13 giugno, all’insegna della sperimentazione con il tema “viceversa”, che vedrà le donne cantare canzoni da uomini e… viceversa.
Foto Fiorenzo Sernacchioli