Il posto merita tutti i chilometri fatti per arrivarci da Lucca. Siamo in Venezia, la zona più caratteristica e bella di Livorno. Si chiama Bad Elf Pub, si trova agli Scali delle Ancore, proprio sui fossi, con, la sera, un paesaggio da favola e di malinconia allietante con le luci delle lampade e dei lampioni ci si riflettono nell'acqua calma e fredda che dal mare si intromette nei meandri della città. Venezia è piena di questi locali dove si vive la sera e si gode della giornata appena trascorsa in vista di quella che verrà. Questa volta al Bad Elf Pub c'è il tutto esaurito e il motivo è anche in parte dovuto al fatto che si esibirà un trentenne livornese che ha, dalla sua, la simpatia e l'aver scoperto un personaggio con cui si esibisce sui social facendo, letteralmente, sbellicare dal ridere. Si chiama Gabriele Puccetti, e come la gran parte dei labronici di scoglio la simpatia se la porta dentro. Il suo cabaret è fatto di cronaca quotidiana, di vicissitudini popolari che riprendono e propongono quella che è, in fondo, la vita di una città come Livorno, popolare al punto che, sinceramente, a volte è anche troppo.
Il locale è di Pasquale Fiorillo, livornese doc con un papà che era paracadutista nel reggimento 9° Col Moschin, il reparto d'assalto più prestigioso dell'esercito italiano, ma quando gli facciamo notare che conosciamo Roberto Vannacci che del Nono è stato comandante, l'entusiasmo non ci pare salito alle stelle, del resto i figli raramente seguono le orme dei genitori. Il pub è caldo, si mangia molto bene, ha una grande varietà di piatti anche per i vegetariani e un servizio efficace ed effciente oltreché targato con simpatia e leggerezza.
Il pubblico, però, è il pezzo forte della serata prima dell'esibizione. Tutte donne o quasi e c'è anche, udite udite, qualche pisano. Lucchesi no, niente da fare, non se ne vedono. In compenso sono donne di ogni età che hanno in comune il fatto di non lesinare sorrisi, battute e risate, della serie gioia o quasi allo stato puro. E se a Lucca, dicono, ci sono troppe pottine incipriate, a Livorno, al contrario, si dice quel che si vede e quel che si pensa.
Puccetti si prepara e oltre alle sue gags, piacciono le sue canzoni che, come racconta, spesso sono delle parodie di motivi noti e risentiti. Stupenda quella dei Bambini fanno deh che sostituisce alla grande il Povia dei Bambini che fanno oh. Ma Puccetti racconta anche la sua vita di cercatore di fie provenienti da tutti gli emisferi e cacciate, si fa per dire nel senso di inseguite, dal Sassoscritto al Calambrone. E' uno spettacolo per tutti, perfino per due bimbi che stanno in prima fila e ridono come matti oltre ad essere attenti come se fossero a scuola.
Senza dubbio questo ragazzo lo vedremmo bene anche esibirsi a Lucca, nel centro storico o nelle immediate vicinanza. Del resto Bobo Rondelli al Mecenate ci è stato chissà quante volte.... Anzi, perché Stefano De Ranieri non ci pensa su un attimo? Siamo sicuri che Gabriele farebbe centro e riempirebbe il locale: il suo è un umorismo giovane, gioviale, che fa sangue come si direbbe e trascina chi ascolta, mai volgare, ma sempre puntuale nella sua ironia a tutto tondo e a tutto campo.
A proposito, il suo agente si chiama Toto Barbato e per chi non lo conoscesse, si tratta di un attore che ha recitato nei film di Paolo Virzì in primis Ovo Sodo, ma anche in altre pellicole. Anche lui livornese docg.
A differenza di Rondelli che non è un comico e che senza dubbio è più impegnato e anche di altra generazione, questo Puccetti fa ridere per via di quel suo livornese fresco, ma mai sguaiato, godibile e godereccio, ma mai scurrile o sgarbato. Avanti Lucca, Livorno non può attendere.