Metti una sera di metà settembre, un direttore (ir)responsabile e una ventina di giornalisti o aspiranti tali attorno ad un tavolo. Le cene delle Gazzette sono così: ci si ritrova, si mangia, si beve, si parla di lavoro, si conoscono i nuovi arrivati e si ride... tanto!
Dopo la prima cena post lockdown a giugno, ieri sera le Gazzette si sono incontrate a Lucca per salutare l'estate e mangiare in compagnia.
Ad ospitare la combriccola - arrivata anche dalla Garfagnana, da Massa Carrara e dalla Versilia - è stato l'Oste di Lucca di Via Cenami di Antonio Di Cecio che, con la semplicità e l'accuratezza che da sempre lo contraddistinguono, ha accolto i "viandanti raccontastorie" contribuendo a rendere la serata un vero e proprio momento di ritrovo in famiglia.
A dare il via alla cena un antipasto tradizionale composto da bruschette al pomodoro, fegatini e olive. La serata, poi, ha proseguito con un crescendo di pizze piacevoli per l'occhio e rese squisite dagli accostamenti raffinati studiati nel dettaglio (una delizia per il palato la pizza bianca, mortadella e pistacchio!). Il tutto accompagnato da fresche caraffe di birra e - per le giovani collaboratrici più esigenti - prosecco a volontà. Terminate le pizze e - soprattutto - la fame, il titolare ha voluto concludere la cena con un assaggio di dolci che, dalla cheese cake alla torta al cioccolato, hanno saputo conquistare tutta la tavolata. Per chiudere la serata in bellezza, dopo il caffè, il protagonista della tavola è diventato l'amaro al peperoncino che, con il suo sapore eccentrico e stuzzicante, ha fatto da sottofondo ai saluti della buona notte.
Le cene delle Gazzette sono così: una serata al mese (quando si riesce!) di allegra convivialità, sano divertimento e piacevole confronto, al suono di brindisi e forchettate.
Foto Ciprian Gheorghita