"Nelle nostre scuole, generalmente parlando, si ride troppo poco... l'idea che l'educazione della mente debba essere una cosa tetra è tra le più difficili da combattere". Sono proprio le parole di Gianni Rodari tratte da "La Grammatica della fantasia" a raccontare idealmente l'iniziativa I Rodarici che ha coinvolto in una grande festa virtuale le scuole di Lucca, per chiudere il progetto che in questi mesi ha interessato una trentina di classi e oltre 650 bambini. Avviato nel novembre scorso, come ideale prosecuzione dell'anniversario rodariano che si è celebrato a Lucca Changes, I Rodarici è ideato da Book on a Tree e Lucca Crea (in collaborazione con Studio Pym) ed è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con il patrocinio del Comune di Lucca. Non è un caso che un progetto del genere abbia preso il via proprio dalla città del Lucca Comics & Games.
Dieci le scuole lucchesi coinvolte, al centro della festa: le primarie Nieri, Pascoli, Collodi, Alighieri, De Amicis, Donatelli, Giusti, Lorenzini del Comune di Lucca, la Micheloni e la Nottolini di Capannori. Ma, oltre agli istituti che hanno già aderito al progetto hanno potuto partecipare anche altre scuole di Lucca, che hanno visto le classi coinvolte tra appassionanti sfide virtuali, quiz ed ospiti a sorpresa, alla scoperta del mondo rodariano attraverso domande originali e stimolanti.
La data scelta per la grande festa de I Rodarici è stata il 28 maggio ovvero la Giornata Mondiale del Gioco, cuore pulsante di questa innovativa proposta per le scuole, nata per attualizzate la filosofia rodariana nell'anno del centenario della nascita.
Una giornata che ha chiuso la prima fase di uno straordinario percorso ludico esperienziale, rivolto agli insegnanti e idealmente a tutti gli adulti che non hanno mai smesso di considerare l'immaginazione e la creazione di storie come strumento di crescita. Grazie a un KIT DELLA FANTASIA bambini e docenti si sono messi alla prova con attività da fare insieme, da scrivere e disegnare, cancellare e ricominciare, con coraggio e determinazione, quaderni la cui filosofia è nata in Italia almeno quarant'anni prima che nel resto del mondo spopolasse Keri Smith e i suoi libri di attivismo artistico. Con la direzione artistica dello scrittore Pierdomenico Baccalario e guidati dai ludomastri Carlo Carzan e Sonia Scalco, i bambini e gli insegnanti hanno "incontrato" I Rodarici, quattro ragazzi che diffondono gli strumenti d'inventastorie, "non perché ognuno diventi uno scrittore, ma perché nessuno sia schiavo" e che sono Custodi dei quattro Alberi, simbolo degli insegnamenti del Maestro di Omegna: l'albero ROcambolico (Albero degli errori), l'albero DAppertutto (Albero della libertà), l'albero Riderello (Albero delle risate) e l'albero CIclonico (Albero della fantastica). Il risultato è il "Gioco dei Quattro Cantoni" che è stato distribuito in tutte le classi partecipanti e resterà uno strumento a disposizione di alunni a bambini che vogliano cimentarsi con il mestiere di inventare storie.
"Questi mesi sono stati un vero e proprio laboratorio continuo che ha saputo creare un legame nonostante la distanza imposta dalle restrizioni: una serie di cinque coinvolgenti webinar interattivi, in cui sono state proposte ben 40 attività Rodariane per oltre 30 ore di gioco e formazione", spiegano i promotori. "In un entusiasmante lavoro continuo, la formazione ai docenti è stata affiancata dalla creazione di un minisito web in cui hanno potuto scaricare e dare visibilità ai lavori svolti dai bambini in classe. Ogni sezione del progetto è un piccolo mondo contraddistinto da azioni ludiche ispirate dalla poetica rodariana, che creano una connessione continua tra la PAROLA dei RODARICI e gli ALBERI".
A partire dall'anno scolastico 2021/22, il progetto proseguirà, idealmente proponendosi come laboratorio a disposizione delle scuole italiane e dei Comuni che ne faranno richiesta, dando continuità all'esperienza pilota lucchese.