Cento anni, cento primavere e altrettanti inverni, autunni ed estati sulle spalle e, in fondo, non sentirli neppure o quasi. Ecco, per Velia Bonanni, che i cento anni li ha compiuti giovedì 8 agosto, segno zodiacale leone, quell di ieri sera a Villa Cheli, circondata dall'affetto delle tre figlie e dei nipoti, è stata una festa all'insegna della leggerezza del tempo che passa. Perfino il cielo, scuro e stellato, ha accolto con piacere i fuochi d'artificio appositamente dedicati a lei da tutti coloro che, in questo nuovo millennio, le sono accanto a questo traguardo più unico che raro. Per lei e per gli altri ospiti dell'evento organizzato a Villa Cheli a Massa Pisana ha cucinato uno chef d'eccezione, di cuore e d'animo oltreché di bravura: Mirko Citti e, al termine, un dolce anzi, tre dolci raffiguranti, ognuno, un numero e, insieme, il 100!
Nonna e mamma Velia Bonanni è nata e cresciuta a Fiuggi, sì, proprio la città del Lazio in provincia di Frosinone che una volta si chiamava Anticoli fino al 1872 e poi Anticoli di Campagna fino al 1911. Uno dei più rinomati centri termali fin dal medioevo grazie alle acque che sgorgano dalle sue sorgenti naturali e dalle montagne. Non a caso l'acqua oligominerale Fiuggi è conosciuta e apprezzata oltreché consigliata dai medici, soprattutto, per i suoi effetti diuretici.
Ed è proprio a Fiuggi che la signora Velia conobbe, negli anni Quaranta del secolo scorso, quello che, di lì a poco, nel 1945, sarebbe diventato suo marito, Corrado Matteucci, poliziotto, nativo di Cerasomma, trasferito nel Lazio per motivi di lavoro. La coppia, dopo le nozze, tornò proprio nella frazione lucchese e qui sono cresciute le tre figlie, Roberta, Carla e Dinora. Tutte presenti alla serata per abbracciare per l'ennesima volta la propria mamma in splendida forma. E con loro, oltre ai generi, anche gli immancabili nipoti, Lina, Serena, Riccardo, Fabio e Francesco. Una trentina di persone che hanno dato vita a un evento affettivamente straordinario al quale Mirko Citti e il suo staff hanno dato il loro immancabile tocco di bontà gastronomica.
A nonna Velia altri cento di questi giorni dalla redazione della Gazzetta di Lucca e dal suo direttore (ir)responsabile.