Può capitare, anzi, chissà quante volte è capitato che un giornalista e un giornale, a corto di informazioni su una notizia, decidano di prendere spunto dall'articolo che tale notizia ha anticipato per darlo anche ai propri lettori. Correttezza vorrebbe, però, che si avvertisse l'autore dell'articolo apparso per primo e, almeno, il suo direttore (ir)responsabile. Oppure, che si eviti accuratamente di copiare buona parte di quello che è il contenuto del testo stesso.
Noi, per aver erroneamente pubblicato, una volta, una breve con tanto di servizio fotografico ad hoc credendo fosse stata inviata dal nostro fotografo di Viareggio in piena autonomia, ci beccammo un esposto disciplinare presentato da una collega. L'ordine professionale, nonostante i nostri tentativi di spiegazione, ci inflisse un'ammonizione e inutile fu il tentativo di spiegare che era stata una disattenzione causata da un malinteso.
Adesso, di fronte a questa violazione delle regole deontologiche cosa dovremmo fare, noi, verso il quotidiano livornese? Presentare un esposto all'ordine della Toscana? No, noi non abbiamo l'abitudine di denunciare né di fare i delatori.
Apprendiamo, anzi, con piacere che un giornale così prestigioso abbia 'copiato' l'articolo del nostro collaboratore - tra l'altro ex collaboratore proprio della testata livornese Valter Nieri - sull'ingaggio, da parte di Ivano Fanini e di Amore&Vita del corridore Paolo Totò.
Ovviamente prima di scrivere queste righe abbiamo voluto confrontare i due testi, quello di Nieri apparso in data mercoledì 10 febbraio 2021 nella pagina dello sport:
Il pezzo, ad oggi, ha sfondato quota 8 mila 100 visualizzazioni.
E quello apparso nelle pagine sportive del Tirreno in data 16 febbraio 2021 e lo potete leggere nella foto che pubblichiamo in alto a destra e qui in basso.
Non avremmo mai sottolineato questa clamorosa somiglianza se non fosse che vediamo come, su Internet, il quotidiano livornese e quelli del suo gruppo di appartenenza o del suo ex gruppo di appartenenza, abbiano l'abitudine di blindare le immagini dei propri fotografi così da impedire anche a noi poveri giornalai privi di mezzi di poter 'rubare' qualche foto.
Come, invece, si può notare, arriva sempre un momento in cui si può incappare in una leggerezza che a noi fa sorridere mentre ad altri, se commessa da noi, finisce direttamente all'ordine professionale.
Qualora venisse in mente a qualcuno del Tirreno di contestare quanto abbiamo scritto, diciamo subito che Ivano Fanini, patron di Amore&Vita, aveva personalmente fatto recapitare il nostro articolo alle redazioni dei giornali invitandoli, in caso di pubblicazione, a riportare la fonte, ossia Valter Nieri attuale collaboratore della Gazzetta di Lucca.
Evidentemente, però, al Tirreno si sono ben guardati dal farlo suscitando le giuste rimostranze di chi, a partire da Ivano Fanini, aveva chiesto ciò che non gli è stato dato.
Comunque, non ci sarebbe stato alcun problema nel riportare la notizia utilizzando una prosa almeno un po' diversa, ma, si sa, tutto corre così veloce che non si riesce a star dietro a tutto. Poiché negli ultimi anni, ben due ex collaboratrici e una dipendente del quotidiano livornese hanno presentato, contro di noi, esposti all'ordine dei giornalisti e una querela, non potevamo non rilevare come, addirittura, si sia applicato in fondo all'articolo nell'immagine, la dicitura riproduzione riservata. Ma come? Oltre a 'scopiazzare' un testo altrui, ci si mette anche il copyright?