"Dal pennello al tessuto" è il titolo della mostra inaugurata questo pomeriggio al museo di arte contemporanea (Lu.C.C.A) in via della Fratta.
L'esposizione organizzata dal laboratorio il Filo Magico in collaborazione con l'associazione di promozione sociale Archimede, vede al centro dell'attenzione arazzi impressionisti. Le opere sono interamente di stoffa realizzate con materiale di recupero come perle e nastri.
"L'idea nasce da una proposta dell'esperta Anita Arrighi e dalla sottoscritta - ha spiegato Alessandra Fava, educatrice professionale e referente del laboratorio presso la Asl - Le autrici delle opere sono principalmente tutte le donne che fanno parte del Filo Magico ma anche altre persone. Ogni utente ha concretizzato il proprio arazzo completando così anche una crescita personale".
Anita Arrighi ha fornito maggiori dettagli relativi alla sua attività da artista tessile iniziata circa 30 anni fa. Si occupa di fiber art - questa è la definizione più adeguata - ma anche di corsi di formazione per operatori del settore sociale. Ha inoltre ricordato un'esperienza lavorativa di due anni fa. Si trovava in un palazzo storico del centro insieme a un gruppo di blogger che promuovevano la città di Lucca e Anita ha fatto cucire dei quadretti con l'immagine di piazza Anfiteatro.
Tra i presenti e gli intervenuti Adalgisa Soriani, la responsabile unità operativa psichiatria di Lucca, lo psichiatra Enrico Marchi, il dottor Pintus e la presidente della rete Toscana utenti salute mentale Luciana Faina. Gli esperti del settore sono stati introdotti dal direttore del museo Maurizio Vanni.
Faina, promotrice e tra le più rappresentative del gruppo di lavoro, ha voluto ricordare la pubblicazione del suo manuale "Il libro di vita" fatto di stoffa e dalla copertina di cartapesta. Racconta, come evoca il titolo, episodi del suo vissuto e al posto delle pagine cartacee usa mini arazzi. Come nel caso del puzzle di 2x1,50 m nel quale sono rappresentati Soriani e Marchi.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 19 febbraio.