Anno XI 
Mercoledì 15 Gennaio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
L'evento
15 Gennaio 2025

Visite: 87

L’intesa nella partnership. Sapersi insieme nell’unisono. Trovare nel corpo la musicalità. Fare propri i personaggi, studiandone le sfumature caratteriali e narrative. Sono queste alcune delle sfide che attraversano da cima a fondo lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri che inaugura in esclusiva toscana sabato 25 gennaio (alle ore 21) la Stagione di Danza del Teatro del Giglio Giacomo Puccini. Tra le più prestigiose al mondo, l’Accademia scaligera, fondata nel 1813 da Francesco Benedetto Ricci come “Imperial Regia Accademia di Ballo”, ha formato stelle della danza classica come Carla Fracci e Roberto Bolle.

Il programma della serata, un affascinante viaggio che accosta creazioni di notevole difficoltà tecnica e interpretativa nate tra gli anni Cinquanta del Novecento e il 2016, prevede in tutto quattro coreografie, che si muovono tra svariate declinazioni stilistiche del linguaggio classico-accademico, incontrano generi più pop come il jazz e il tango, e alternano balletti di puro movimento a titoli giocati sull’immedesimazione nei protagonisti di una storia. Ad aprire lo spettacolo sarà la Suite di estratti da un titolo chiave della creatività italiana quale fu nel 1966 La strada di Mario Pistoni. Seguono i duetti Winter di Demis Volpi e New Sleep (Duet) di William Forsythe, e un estratto da Rossini cards di Mauro Bigonzetti, che vede in scena diciotto interpreti.

La strada (Suite) - Il programma si apre con una suite dal balletto La strada di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota, presentata dalla Scuola di Ballo per la prima volta al Piccolo Teatro e alla Scala nel 2024.  Nel programma di sala che accompagnava la prima esecuzione al Piermarini nel 1966, il coreografo descriveva chiaramente la grande fascinazione che aveva esercitato su di lui la possibilità di tradurre in movimenti coreografici il soggetto del film di Fellini. Così scriveva: “Il tema aveva tutte le componenti che reputo ideali per uno spettacolo coreografico: la trasmutabilità a balletto dei fatti, la credibilità dei personaggi, autentici, vivi ancor oggi in certe zone del sottosviluppo, la teatralità e la stimolante convivenza fra il mondo agro ma fantastico del circo con quello crudo e realistico della vita, il tutto (cosa ballettisticamente più qualificante) impregnato di poesia, di azioni e reazioni semplici e genuine. Poteva nascere un lavoro dalle caratteristiche nuove, moderne, privo dei soliti svolazzi pseudoestetici o romantici che erano serviti in genere da supporto o pretesto per troppi balletti, inevitabilmente evasivi, del passato”. Guido Pistoni, nipote del Maestro romano, che dopo la morte dello zio ha curato in diverse occasioni la ripresa del balletto, ha seguito gli allievi dell’Accademia nella preparazione.

Winter - Sarà quindi la volta di un pezzo di recente creazione, Winter, un pas de deux di Demis Volpi ideato nel 2016 per celebrare il ventesimo anniversario di Reid Anderson come direttore artistico del Balletto di Stoccarda, sulle note del Concerto in fa minore per violino, archi e continuo "L'inverno", op. 8 n. 4, RV 297 di Antonio Vivaldi. L’inverno è il protagonista della coreografia che, come spiega lo stesso Volpi, «si apre con una parte caratterizzata da movimenti rigidi e staccati danzati in uno spazio ristretto per dare la sensazione del freddo invernale. Poi lascia spazio all'incanto dei paesaggi innevati trasposti in un adagio fluido. Alla fine, la ballerina si posa a terra come un fiocco di neve che si scioglie nel calore della primavera imminente».

New Sleep (Duet) - Si prosegue con New Sleep (Duet) del grande coreografo statunitense William Forsythe: un elettrizzante duetto, una versione con varianti dell’originale pezzo creato nel 1987 per il San Francisco Ballet. La versione scelta per gli allievi dell’Accademia andò in scena nel 2011 per un Gala, i cui interpreti erano Katherina Markowskaja del Bayerische Staatsballett di Monaco e Noah Gelber, che ne ha curato la ripresa per la Scuola scaligera. Un pezzo in cui la cifra decostruzionista di Forsythe emerge con tutta la sua forza grazie ai movimenti off balance che sfidano l’equilibrio del corpo e ai ritmi martellanti della musica di Thom Willems, intrisi di sonorità urbane insistenti. Costumi essenziali rigorosamente total black. Kathryn Bennetts, chiamata dal coreografo al Ballet Frankfurt nel 1989 e già sua partner ai tempi in cui danzavano per lo Stuttgart Ballet, è tornata a seguire gli allievi nella preparazione del pezzo.

Estratto da Rossini cards - Creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica, non una storia ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe. Questo è Rossini cards, di cui gli allievi eseguiranno un estratto con cui si chiude lo spettacolo, ripreso per l’occasione da Roberto Zamorano: alla loro energia ben si addicono le pagine selezionate, dall’iniziale tavolata funambolica in cui i ballerini, seppur seduti, creano virtuosistici movimenti di capo e braccia sulle note del sestetto “Questo è un nodo avviluppato” tratto dalla Cenerentola al gran finale sull’Ouverture de La gazza ladra dove il crescendo rossiniano trova una corrispondenza ricca di suggestioni ritmiche e giocose nei passi dei danzatori, tutti abbigliati in giacca, pantaloni e basco nero, senza distinzione di genere. Espressione della musica di Gioachino Rossini, del suo ritmo incalzante ed insieme esatto e geometrico, ed in fondo di un dionisiaco vitalismo, Rossini cards nasce nel 2004 per Aterballetto e nel tempo ha conosciuto un notevole successo, con interpretazioni affidate a compagnie di assoluto prestigio. Nel 2023 Rossini cards diviene il punto di partenza di Rossini & Rossini, balletto che Bigonzetti crea per il Teatro dell’Opera di Roma in cui aveva militato come danzatore per oltre dieci anni.

Incontro con il pubblico - Francesca Pedroni (giornalista e storica della danza) e Frédéric Olivieri (direttore Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala) incontreranno il pubblico sabato 25 gennaio alle ore 18.00 nel ridotto del teatro. La partecipazione all’appuntamento è libera e gratuita, fino ad esaurimento posti.

Lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri si inserisce nell’ambito del progetto GRAND TOUR AFAM, finanziato dal MUR con fondi PNRR, con l’obiettivo di valorizzare la rete AFAM e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano aumentandone l’attrattività internazionale.

I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro e online su www.ticketone.it e www.teatrodelgiglio.it.

Pin It
real
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Fondazione Dino Terra: alla Biblioteca nazionale di Roma la presentazione del volume "Letteratura e giornalismo. Volume V.

Spazio disponibilie

Una selezione di brani tratti dalle maggiori opere di Giacomo Puccini, per un concerto evento dal titolo "La musica di Puccini come strumento…

Spazio disponibilie

Dopo il grande successo dei libri dedicati a Jackson Pollock, Amedeo Modigliani e Wassily Kandinskij, la Fondazione Ragghianti annuncia…

Con il secondo appuntamento della stagione invernale, il prossimo venerdì 17 gennaio Di Libro in Libro, piccola rassegna di autori…

Il 27 gennaio del 2024, alla presenza dell'allora sindaco Menesini e dell'assessore Del Chiaro, fu tenuta…

Spazio disponibilie

Sono invitati tutti gli iscritti, i simpatizzanti del partito e la cittadinanza interessata a partecipare all' assemblea della…

Entusiasmo per il terzo appuntamento di Capannori Underground Festival. L'evento - che sabato…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie