Continua l’esperienza indiana di Luca Piattelli: dopo essere stato il primo italiano ad aprire un atelier in India, con l’inaugurazione del suo salone a New Delhi il 27 aprile di quest’anno, l’hair stylist e designer altopascese è tornato nella capitale indiana per un esclusivo evento di gala.
Occasione dell’evento è stato il lancio della rivista Estetica, importante rivista italiana di moda che proprio grazie a Piattelli è arrivata per la prima volta in India: così, il 29 giugno l’Hotel Shangri-La Eros New Delhi ha visto sfilare circa trenta modelle e modelli professionisti, con indosso gli abiti della raffinata stilista Arcana Kochhar e alla presenza persino di una delle più grandi attrici di Bollywood, Malaika Arora.
“Durante la serata è stata scoperta una gigantografia della copertina del primo numero, su cui figuro io- ha raccontato Piattelli, già proprietario di un salone a Chiesina Uzzanese- L’evento è stato ripreso da tutta la stampa e la televisione indiana, siamo andati anche sulle reti nazionali, ha fatto un grande eco. Mi ha fatto provare orgoglio di essere lucchese e di aver portato la lucchesità nel mondo”.
E non è finita qui: ai primi di luglio lo stilista ha partecipato alla fiera “Professional beauty India” di New Delhi, con uno stand a promozione del suo brand, ma anche lavorando direttamente sul palco, unico occidentale. “Ho fatto delle cose che loro non avevano mai visto, un taglio in pedana per mostrare lo stile italiano. Le persone che erano in platea a sedere si sono tutte alzate a riprendere con il cellulare cosa facevo- ha spiegato- Mi sono preso gli applausi, e quando sono sceso dal palco tutti mi aspettavano: sono stato quasi due ore a fare foto, con le persone che mi chiedevano anche se faccio corsi. Da lì, sono diventato un personaggio conosciuto e riconosciuto: come mi muovevo per strada venivo fermato per una foto”.
Quest’avventura indiana, già un successo, è ancora solo agli inizi: Piattelli ha già fatto un contratto per un secondo negozio a Mumbai, e visti i risultati già riscossi non si può che aspettare con trepidazione ciò che deve ancora venire.