Il cardinal Carlo Maria Martini lo definì il «traghettatore della Chiesa italiana sulle sponde del Concilio Vaticano II». Padre Ernesto Balducci, amico di gioventù, ne ricordava la «squisitezza della sua umanità e del suo quotidiano disegno di coerenza evangelica». Parliamo di mons. Enrico Bartoletti (Calenzano, 7 ottobre 1916 – Roma, 5 marzo 1976) al centro della seconda conferenza di «Lucca 1973. L’anno dei tre arcivescovi» rassegna culturale promossa dall’Arcidiocesi di Lucca e patrocinata dalla Conferenza episcopale italiana (Cei). Domani venerdì 10 novembre alle ore 17 nel Salone del Palazzo arcivescovile di Lucca interverranno il cardinale Gualtiero Bassetti, già Presidente della Cei dal 2017 al 2022, su «Mons. Enrico Bartoletti da Firenze a Roma come segretario della Cei» e mons. Giuseppe Baturi, attuale Segretario generale della Cei, su «Ricordo di mons. Enrico Bartoletti». La conferenza, dove porterà i propri saluti l’arcivescovo mons. Paolo Giulietti, sarà moderata da don Marcello Brunini direttore dell’Archivio storico diocesano. Dal 2007 è in corso il processo di canonizzazione di mons. Bartoletti giunto oramai alla sua fase romana. Il presule, di origine fiorentina, guidò l’Arcidiocesi di Lucca, assieme all’anziano arcivescovo Torrini, dal 1958 al 1973. Il cardinal Bassetti, anch’egli fiorentino, ha conosciuto direttamente mons. Bartoletti e il suo intervento, dunque, sarà anche una preziosa testimonianza personale su una figura che, oltre Lucca, ha segnato profondamente una stagione storica di rilievo per la Chiesa e la società italiana come Segretario generale della Cei dal 1972 al 1976, anno della sua morte.
«Lucca 1973. L’anno dei tre arcivescovi» ricorda il cinquantesimo anniversario di un evento eccezionale: quando cioè si avvicendarono sulla sede episcopale di Lucca mons. Antonio Torrini che in quell’anno morì, mons. Enrico Bartoletti che invece lasciò Lucca per Roma e mons. Giuliano Agresti che nel 1973 iniziò il suo episcopato lucchese. Un mese fa la prima conferenza su mons. Torrini ha aperto la rassegna, domani invece la conferenza su mons. Bartoletti e il 15 dicembre, l’ultima, su mons. Agresti. La proposta, grazie alla collaborazione tra Archivio e Biblioteca diocesani, offre anche una mostra documentaria a ingresso libero visitabile nel Palazzo arcivescovile fino al 20 dicembre ogni lunedì e martedì con orario: 9.30-12.30 e 14-17. Il mercoledì mattina è riservato alle visite per le scuole secondarie di primo e secondo grado su prenotazione (0583/430954;
ENRICO BARTOLETTI, NOTA BIOGRAFICA:
Enrico Bartoletti nacque a San Donato di Calenzano il 7 ottobre 1916. Entrò nel seminario fiorentino e proseguì la sua formazione a Roma. Fu ordinato sacerdote il 23 luglio 1939 e nel 1941, rientrato a Firenze, fu nominato vicerettore e poi rettore del seminario minore e, dal 1955, rettore dei seminari fiorentini. Il 28 giugno 1958, Pio XII lo nominò vescovo titolare di Mindo e ausiliare di Lucca, dove fece il suo ingresso il 13 settembre. A Lucca, Bartoletti si impegnò nel far conoscere la Sacra Scrittura, promuovendo incontri con il clero e con i laici e rinnovando i cammini formativi in dialogo con l’Azione Cattolica. Partecipò con l’entusiasmo di discepolo al Concilio Vaticano II che cercò di divulgare in diocesi con incontri, documenti e lettere. Fu sapiente animatore della riforma conciliare tanto che il cardinale Carlo Maria Martini lo descrisse come il traghettatore della Chiesa italiana sulle sponde del Concilio Vaticano II. Nel 1963 divenne vicario generale e nel 1966 amministratore apostolico sede plena; il 2 gennaio 1971 fu elevato ad arcivescovo coadiutore cum iure successionis. Il 4 settembre 1972 fu nominato da Paolo VI Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. In quel ruolo diede forte impulso al cammino pastorale Evangelizzazione e Sacramenti e animò il cammino verso il convegno ecclesiale Evangelizzazione e promozione umana. La sua preparazione biblica ed ecumenica, affiancata da una forte tenacia e sapienza pastorale, fecero di Bartoletti una personalità di spicco della Chiesa italiana. Il suo programma pastorale trovò riferimenti anche nei complessi compiti affidatigli da Paolo VI: la Commissione Donna, la questione del nuovo Concordato; il dialogo con i politici a ridosso dei referendum sul divorzio e sull’aborto. A seguito della morte di mons. Antonio Torrini, avvenuta il 20 gennaio 1973, Bartoletti divenne pienamente arcivescovo di Lucca e continuò a guidare la diocesi fino all’arrivo del successore Giuliano Agresti nel maggio dello stesso anno, portando avanti in parallelo l’impegno in CEI. Il 5 marzo 1976 morì improvvisamente a Roma. è sepolto presso la cappella del Santuario nella cattedrale di San Martino di Lucca.