Con il patrocinio della conferenza episcopale Italiana (Cei), l’arcidiocesi di Lucca promuove un ciclo di conferenze e una mostra documentaria dedicate a tre arcivescovi di Lucca: monsignore Antonio Torrini, mons. Enrico Bartoletti e monsignore Giuliano Agresti. Siamo infatti nel 2023, 50° anniversario della successione di questi tre presuli nella sede vescovile di Lucca, avvenuta nell’anno 1973.
Il 20 gennaio 1973 morì, all’età di 95 anni, monsignore Antonio Torrini che aveva retto la diocesi in prima persona per trentotto anni dal 1928. Gli successe mons. Enrico Bartoletti, già ausiliare dal 1958, amministratore apostolico dal 1966 e arcivescovo coadiutore con diritto di successione dal 2 gennaio 1971. A seguito della nomina a segretario della Conferenza Episcopale Italiana del 4 settembre 1972, mons. Bartoletti rimase arcivescovo di Lucca fino alla nomina del successore, mons. Giuliano Agresti, che fece il suo ingresso in diocesi il 20 maggio 1973.
Pertanto, in questo anniversario, l’Archivio Storico Diocesano e la Biblioteca diocesana, in collaborazione con il Servizio diocesano per il dialogo e la cultura, hanno organizzato la valorizzazione della rilevante eredità, sia pastorale che spirituale, dei tre presuli attraverso due proposte aperte a tutta la cittadinanza sotto il titolo: «Lucca 1973, l’anno dei tre arcivescovi».
Intanto una mostra documentaria che attingerà dai fondi personali archivistici e librari dei tre arcivescovi e che sarà allestita nei locali dell’Archivio Storico Diocesano nel Palazzo arcivescovile di Lucca. Sarà inaugurata venerdì 13 ottobre 2023 al termine della prima conferenza. Rimarrà aperta fino al 20 dicembre 2023 nei seguenti giorni e orari: lunedì e martedì, 9.30-12.30 e 14,00-17,00. Il mercoledì mattina sarà riservato alle visite per le scuole secondarie di primo e secondo grado su prenotazione (0583/430954;
Poi un ciclo di tre conferenze che si terranno sempre nel Salone del Palazzo arcivescovile alle ore 17 e che vedranno l’intervento di storici, persone che hanno conosciuto i tre presuli e personalità ecclesiali di primissimo piano.
La prima conferenza è fissata per venerdì 13 ottobre e sarà dedicata a mons. Antonio Torrini. Interverranno il professor Emmanuel Pesi su «L’opera di mons. Antonio Torrini negli anni della Seconda guerra mondiale» e il professor Raffaele Savigni su «Il lascito pastorale di mons. Antonio Torrini».
La seconda conferenza è fissata per venerdì 10 novembre e sarà dedicata a mons. Enrico Bartoletti. Interverranno: il cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della Cei dal 2017 al 2022, su «Mons. Enrico Bartoletti da Firenze a Roma come segretario della Conferenza Episcopale Italiana» e poi mons. Giuseppe Baturi, attuale Segretario generale della Cei, su «Ricordo di mons. Enrico Bartoletti». Ricordiamo che dal 2007 è in corso il processo di canonizzazione di mons. Enrico Bartoletti giunto oramai alla sua fase romana.
Infine, la terza conferenza si terrà venerdì 15 dicembre e sarà dedicata alla figura di mons. Giuliano Agresti. Interverranno mons. Piero Ciardella su «Mons. Giuliano Agresti e la sua proposta pastorale» e mons. Giovanni Scarabelli su «Giuliano Agresti e la promozione della cultura in diocesi».
A tutte le conferenze porterà il suo saluto introduttivo l’arcivescovo Paolo Giulietti. Le prime due conferenze saranno moderate da don Marcello Brunini, direttore dell’Archivio Storico Diocesano, e l’ultima da don Rodolfo Rossi direttore della Biblioteca Diocesana.
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Biografie
ANTONIO TORRINI:
Antonio Torrini nacque a Pomino, diocesi di Fiesole, il 30 agosto 1878. Entrò in seminario e fu ordinato sacerdote il 31 marzo 1901 e di seguito nominato vicerettore del seminario di Strada nel Casentino per essere poi trasferito come parroco a San Giovanni Valdarno nel 1906. Nel 1914 divenne rettore del seminario di Fiesole dove rimase fino al 1918 quando, il 19 marzo, fu consacrato vescovo di Alatri. Nel giugno 1928, Pio XI lo elevò ad arcivescovo di Lucca, dove fece solenne ingresso l’11 novembre del 1928 presentando il proprio programma pastorale nella chiesa di Santa Maria Forisportam. Fu un vescovo di grande fede, di preghiera, di carità e di genuina azione apostolica. Durante gli anni della Seconda guerra mondiale animò la resistenza civile della diocesi, anche attraverso la costituzione di un gruppo di preti – gli Oblati del Volto Santo – che si misero a disposizione della popolazione compresi i profughi ebrei. In questo periodo si occupò di stampa cattolica e collaborò con l’Università Cattolica e Propaganda Fide. Sostenne la formazione cattolica dei giovani e promosse i primi convegni dei chierichetti. Nel 1935 e nel 1946 indisse due sinodi diocesani e, nel 1946, il Congresso eucaristico. Nell’ambito del riordinamento per la formazione sacerdotale, promosse la costruzione del nuovo seminario presso Monte San Quirico, inaugurato il 12 luglio 1937 in occasione delle celebrazioni per san Paolino. Dal giugno 1958 fu coadiuvato dalla presenza di mons. Enrico Bartoletti, nominato prima vescovo ausiliare e, dal 1966, amministratore apostolico sede plena. Torrini morì il 20 gennaio 1973 all’età di 94 anni: il suo fu un episcopato di rilievo, avendo attraversato i decenni centrali e cruciali del Novecento. È sepolto presso la cappella del Santuario nella cattedrale di San Martino di Lucca.
ENRICO BARTOLETTI:
Enrico Bartoletti nacque a San Donato di Calenzano il 7 ottobre 1916. Entrò nel seminario fiorentino e proseguì la sua formazione a Roma. Fu ordinato sacerdote il 23 luglio 1939 e nel 1941, rientrato a Firenze, fu nominato vicerettore e poi rettore del seminario minore e, dal 1955, rettore dei seminari fiorentini. Il 28 giugno 1958, Pio XII lo nominò vescovo titolare di Mindo e ausiliare di Lucca, dove fece il suo ingresso il 13 settembre. A Lucca, Bartoletti si impegnò nel far conoscere la Sacra Scrittura, promuovendo incontri con il clero e con i laici e rinnovando i cammini formativi in dialogo con l’Azione Cattolica. Partecipò con l’entusiasmo di discepolo al Concilio Vaticano II che cercò di divulgare in diocesi con incontri, documenti e lettere. Fu sapiente animatore della riforma conciliare tanto che il cardinale Carlo Maria Martini lo descrisse come il traghettatore della Chiesa italiana sulle sponde del Concilio Vaticano II. Nel 1963 divenne vicario generale e nel 1966 amministratore apostolico sede plena; il 2 gennaio 1971 fu elevato ad arcivescovo coadiutore cum iure successionis. Il 4 settembre 1972 fu nominato da Paolo VI segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. In quel ruolo diede forte impulso al cammino pastorale Evangelizzazione e Sacramenti e animò il cammino verso il convegno ecclesiale Evangelizzazione e promozione umana. La sua preparazione biblica ed ecumenica, affiancata da una forte tenacia e sapienza pastorale, fecero di Bartoletti una personalità di spicco della Chiesa italiana. Il suo programma pastorale trovò riferimenti anche nei complessi compiti affidatigli da Paolo VI: la Commissione Donna, la questione del nuovo Concordato; il dialogo con i politici a ridosso dei referendum sul divorzio e sull’aborto. A seguito della morte di mons. Antonio Torrini, avvenuta il 20 gennaio 1973, Bartoletti divenne pienamente arcivescovo di Lucca e continuò a guidare la diocesi fino all’arrivo del successore Giuliano Agresti nel maggio dello stesso anno, portando avanti in parallelo l’impegno in CEI. Il 5 marzo 1976 morì improvvisamente a Roma. è sepolto presso la cappella del Santuario nella cattedrale di San Martino di Lucca.
GIULIANO AGRESTI:
Giuliano Agresti nacque a Barberino di Mugello il 14 agosto 1921. Intraprese gli studi presso il seminario fiorentino e nel 1945 fu ordinato presbitero e nominato cappellano presso la parrocchia di Santa Lucia al Galluzzo. Nel 1952 fu chiamato a Roma come vice assistente dell’Unione Donne di Azione Cattolica e dei Maestri Cattolici. Rientrato a Firenze, nel 1964 assunse l’incarico di rettore del seminario e nel 1966 divenne vicario episcopale per l’apostolato dei laici e consulente ecclesiastico dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, nonché membro della Commissione per l’educazione cattolica della CEI e direttore del settimanale diocesano fiorentino. Il 21 dicembre 1969 venne consacrato arcivescovo di Spoleto per poi reggere anche la diocesi di Norcia dal maggio 1972. Nel maggio 1973 successe a Enrico Bartoletti alla guida dell’arcidiocesi di Lucca. L’episcopato di Agresti rappresenta una tappa fondamentale del cammino della Chiesa di Lucca. I documenti che scandirono la sua prospettiva pastorale furono Per una Chiesa che lavora insieme e Piano pastorale per gli anni ’80. In questi sottolineò la necessità della formazione per imparare a lavorare insieme, l’educazione alla preghiera, la riorganizzazione della geografia delle parrocchie, delle zone pastorali e della Curia. Agresti si impegnò per una Chiesa aperta al futuro capace di promuovere il protagonismo dei giovani, di entrare in dialogo con le problematiche del ‘territorio’, di crescere nella dimensione culturale ed ecumenica. Ricoprì incarichi nell’ambito della CEI come presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e fu membro della Commissione per la dottrina della fede e della catechesi. Alla sua infaticabile opera pastorale unì sempre l’amore per la scrittura e per la pittura. Dopo la visita apostolica di Giovanni Paolo II a Lucca, il 23 settembre 1989, Agresti rese nota la malattia che lo accompagnò fino alla morte avvenuta il 18 settembre 1990. È sepolto presso la cappella del Santuario nella cattedrale di San Martino di Lucca.