Si tratta di uno spettacolo di narrazione per un solo attore, in cui le voci di quattro personaggi si intrecciano per dare vita alla storia. La narrazione procede da uno spaccato familiare dell'autore Luca Barsottelli. "Quando ero bambino, mia nonna mi raccontava la storia di Filippo. Filippo era suo fratello, mio zio, ed era sparito trentatré anni prima che nascessi. Infatti, nell'estate del 1942 venne mandato a combattere in Russia insieme ad altri 60.000 alpini. Aveva 21 anni. E non tornò più. Di lui non si ritrovò neppure il corpo. 'Filippo' significa amante dei cavalli, un nome che generalmente veniva dato ai condottieri. Mio zio invece era contadino e in guerra non ci voleva andare. Piuttosto, mi raccontavano, si sarebbe fatto tagliare un braccio.
Di lui ho sempre saputo poco, ma quel che basta per sapere che c'era. E da quel poco sono poi partito per ricostruire la sua storia. Per renderla viva. A quella di Filippo si alternano le voci di suo padre, di sua madre e di sua sorella: i miei bisnonni e mia nonna. Pietro, il babbo, raccontava sempre di come Filippo, prima di partire per il fronte, gli aveva chiesto di tagliargli un braccio. Un ricordo che perseguitò Pietro per il resto della vita. Pasquina, la mamma, darà luogo a un racconto intriso di quel senso di sospensione e incertezza che caratterizza le famiglie dei dispersi: anche anni dopo la fine della guerra, in lei restava la speranza che il figlio non fosse morto e che un giorno sarebbe tornato. Infine, Iole, la sorella, che ha cristallizzato la figura del fratello in quella di un ragazzo spensierato che giocava con lei bambina".
Attraverso le lettere scritte dal fronte e le testimonianze di tre familiari, lo spettacolo ricostruisce e intreccia il dramma intimo di una famiglia contadina nella Toscana ai tempi della guerra e la narrazione di una pagina drammatica nella storia mondiale, che ha coinvolto il corpo nazionale degli alpini: la campagna di Russia. Per la stesura del copione, l'autore si è avvalso della consulenza drammaturgica di Francesco Niccolini. Produzione: La Bottega del Teatro.
Info e prenotazioni fino ad esaurimento posti: 0583 327243 –