Quale può essere il sogno più grande per un musicista rock, se non quello di poter suonare un giorno sul palco del Comandante? Per il cantautore versiliese Leonardo (Leo) Badiali, classe 2001 e versiliese doc (vive a Querceta) il sogno è diventato realtà. Aprirà infatti il concerto del Blasco il prossimo martedì 11 giugno a San Siro insieme alla sua band, composta dai musicisti Leonardo Boschi, Fabrizio Matta, Igor Fornaciari, Cesare Panizzi, Ian Toninelli, tutti diplomati al Conservatorio A.Boito di Parma.
Qualche settimana fa la 'Leo Badiali Band' ha deciso di partecipare al concorso "Zocca paese della musica", nato dalla collaborazione con Vasco Rossi con l'obiettivo di far emergere nuovi artisti e gruppi musicali di talento. La competizione, alla quale hanno preso parte 518 artisti, anche stranieri, metteva in palio proprio l'occasione per i primi 11 classificati di aprire i concerti live 2024 del Blasco: sette serate a Milano nello stadio di San Siro e quattro a Bari al San Nicola.
"E' successo tutto così in fretta che ancora stentiamo a crederci" - commenta Leo Badiali. "Siamo partiti per il concorso carichi di adrenalina, ma anche consapevoli che le selezioni sarebbero state durissime. La gioia che abbiamo provato quando ci hanno comunicato che rientravamo nei diciassette gruppi che avrebbero disputato la finale è veramente difficile da spiegare a parole".
"Alla fine i nostri brani, tutti inediti e scritti da noi, ci hanno permesso di rientrare nei primi undici classificati -prosegue - e martedì ci esibiremo davanti al più grande pubblico della musica italiana: siamo davvero elettrizzati! E pensare che, ironia della sorte, qualche mese fa avevo acquistato i biglietti per andare al concerto insieme ai miei amici proprio per la serata di martedì: pensare che sul quel palco ci saliremo noi ci fa toccare il cielo con un dito".
La giuria
La giuria artistica del concorso era composta da Mirco Realdini (conduttore, produttore e autore radiotelevisivo), Ettore Diliberto (Presidente dell'etichetta Milano Music Play, chitarrista, produttore e arrangiatore discografico), Giordano Tittarelli (Produttore e arrangiatore discografico), Andrea Mei (musicista, compositore e produttore discografico), Emilio Munda (Produttore, arrangiatore e compositore musicale), Mimmo Paganelli (Direttore artistico alla EMI), Paolo Valli (Produttore, arrangiatore e compositore musicale).
Leo Badiali
Leonardo (Leo) Badiali, classe 2001, nasce a Massa e cresce a Querceta, cittadina della Versilia dove vive tuttora. Si accosta alla musica sin dall'infanzia, grazie al padre Mario, cantautore, e al fratello maggiore Pierfrancesco, che gli trasmette la passione per le percussioni.
Alle scuole elementari Leo intraprende lo studio della batteria, dimostrando presto il suo talento dietro alle pelli, tanto che nel 2012 collabora con Roberto Vecchioni come percussionista per il progetto AmatAfrica, associazione nata per aiutare i bambini del Ruanda. Dopo la scuola media si iscrive al Liceo Musicale Felice Palma di Massa, dove perfeziona anche lo studio della chitarra e del pianoforte. Nel 2015, inoltre, inizia un percorso didattico da privatista con Guido e Dario Carli, professionisti di caratura internazionale.
A partire dal 2016 Leo milita in diverse formazioni, spaziando tra il rock, il funk, il jazz, la fusion e il pop, e nel 2018 partecipa allo show televisivo Italia's Got Talent con il gruppo rock The M. Nello stesso anno diventa primo batterista della Silent King Big Band, l'orchestra jazz della Regione Toscana, diretta da Alberto Solari. Nel 2019 inizia un percorso di perfezionamento in batteria con David Lo Cascio e nell'estate dello stesso anno, grazie al Festival Umbria Jazz, ottiene la borsa di Studio 2021 per l'Accademia Berklee di Boston. Si aggiudica inoltre il primo posto al Contest Festival delle Apuane per la migliore interpretazione canora di un brano inedito. All'inizio del 2020, Leo Badiali decide di dedicarsi all'attività di compositore e paroliere e a settembre 2020 esordisce come cantautore con È successo ancora, il suo primo brano inedito, prodotto da Marco Barusso e Guido Carli. Nell'estate 2021 vince una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston.