Teatro, parola, arte e artigianato. Tanti linguaggi per dire no alla violenza di genere, condividere e riconoscere i campanelli di allarme e promuovere, nel quotidiano, piccole e grandi azioni di sensibilizzazione a un problema che, secondo i dati Istat, riguarda il 31,5 per cento delle donne da 16 a 70 anni.
Il Comune di Porcari, con la sua Commissione per le pari opportunità, inaugura oggi il calendario delle iniziative che abbraccerà il mese della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita per il 25 novembre, e accompagnerà il paese fino al termine delle feste natalizie. Un programma corale, che ha coinvolto le scuole, molte delle associazioni del territorio e le energie di tanti volontari e tante volontarie.
Gli appuntamenti sono stati presentati questa mattina dal sindaco, Leonardo Fornaciari, dall'assessora alle politiche formative, Eleonora Lamandini, e dalla presidente della Commissione per le pari opportunità, Madalina Elena Golea. Con loro Paolo Barsanti, collaboratore del dirigente dell'Istituto comprensivo di Porcari, la docente dell'Itet Benedetti referente del progetto Armonie di pace, Maria D'Urso, e tre delle quattro donne che dalla scorsa primavera hanno condotto l'iniziativa 2023 mattonelle per Porcari: Samanta Ricci, Anna Maria Lazzareschi e Daniela Giuntoli.
La prima novità è Una cassetta per l'ascolto: da oggi e fino al 10 dicembre, infatti, sulla panchina rossa di piazza Felice Orsi rimarrà a disposizione una cassetta per le lettere. In modalità anonima, chiunque lo vorrà, potrà condividere in forma scritta pensieri, esperienze, segnalazioni di luoghi non considerati sufficientemente sicuri e riflessioni sulla violenza di genere. Per potenziare questo strumento e renderlo accessibile a chiunque, inoltre, è stato predisposto un modulo online (https://tinyurl.com/unacassettaperlascolto) che concorrerà, di pari passo, alla raccolta dei contributi. Le risposte saranno quindi organizzate in un documento d'indirizzo per le future azioni e iniziative.
"La nostra Commissione pari opportunità – ha detto la presidente Golea – ha iniziato a lavorare da poco, ma fin dall'inizio ci siamo posti come obiettivo di fare rete, ascoltare e cercare di raggiungere più persone possibili. Ecco che abbiamo cercato di diversificare e organizzare occasioni e strumenti che riescano a raggiungere più persone possibile, anche grazie alle tante associazioni che hanno lavorato a queste iniziative. Siamo portati a pensare alla violenza di genere solo in relazione ai terribili femminicidi ai quali quasi ogni giorno dobbiamo assistere. Ma dobbiamo capire che questi sono solo l'apice di una piramide fatta di molestie e violenza: linguaggio sessista, colpevolizzazione della vittima, condivisione non consensuale del materiale intimo, catcalling, stalking, violenza economica, stupri. Dobbiamo continuare a lavorare per cambiare la società e abbattere questi comportamenti e questo si può fare solo cercando di mantenere la discussione aperta e continua: da qui è nata l'idea della cassetta rossa".
Destinata a richiamare curiosi da tutta la Toscana sarà inoltre l'installazione dell'albero di Natale. Un'opera di artigianato alta 9 metri e mezzo, fatta con più di 5200 mattonelle quadrate di lana cucite insieme una per una dal paziente lavoro dei bambini e delle bambine delle scuole di Porcari, maschi e femmine oltre gli stereotipi di genere, e dalle tante persone che, guidate da Anna Maria Lazzareschi, Samanta Ricci, Giuliana Cagnacci e Daniela Giuntoli, si sono ritrovate ogni martedì sera negli spazi del Centro anziani Il Girasole, e talvolta anche al bar Chocolat & Coffee, per portare avanti il progetto tra colorati gomitoli e uncinetti. Incontri che hanno coinvolto anche cinquanta per sera, riunendo un'ampia comunità intorno all'ambizioso obiettivo. Il 25 novembre alle 17, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, con Natale in arte per la parità di genere l'albero – posizionato in piazza Felice Orsi – sarà ufficialmente acceso. Intorno saranno installati anche cartonati con la sagoma di bimbi, progettati dal Centro italiano femminile (Cif) di Porcari e uniti da una lunga sciarpa rossa realizzata dagli alunni e dalle alunne delle scuole. Seguirà uno spettacolo di danza ispirato al tema della Giornata a cura dell'associazione Cdc Caraibic Dance. Hanno collaborato all'iniziativa anche Porcari Attiva, Happy Porcari, Fondazione Giuseppe Lazzareschi Ets e cooperativa Iris.
"Quest'anno – spiegano il sindaco e l'assessora Lamandini – abbiamo voluto legare le iniziative per il 25 novembre a quelle per il Natale. È un lavoro che parte da lontano, che ha richiesto la costanza di tante persone di tutte le età e che ha unito la comunità di Porcari in un messaggio di denuncia e speranza: se è vero che troppe donne, ancora oggi, muoiono perché donne, è vero anche che l'antidoto più efficace è educare alle differenze con gentilezza, coltivando fin da piccoli il valore del rispetto reciproco. Ecco perché quell'albero di Natale non sarà solo un enorme manufatto da fotografare ma anche una testimonianza dell'impegno di Porcari per una società più giusta. Grazie a chi ha dedicato il suo tempo a questa iniziativa e grazie alle scuole del territorio, che si sono confermate collaborative e sensibili ad approfondire un argomento tanto delicato quanto imprescindibile per le donne e gli uomini di oggi e di domani".
Sempre il 25 novembre, alle 18, negli spazi della Fondazione Giuseppe Lazzareschi, è in programma la tavola rotonda Non è un raptus: i segnali della violenza da riconoscere in collaborazione con la Commissione pari opportunità della Provincia di Lucca. Parteciperà, tra gli altri, la presidente Piera Banti, primaria di pronto soccorso della Valle del Serchio e responsabile del Codice rosa per l'Asl Toscana nord ovest. L'obiettivo dell'iniziativa è incentivare la discussione e la riflessione sulle cause della violenza di genere e sui segnali ai quali porre attenzione per prevenire e contrastare il fenomeno.
La cittadinanza è inoltre invitata a partecipare allo spettacolo Armonie di pace. Musica e poesia contro la violenza sulle donne in programma per giovedì 30 novembre alle 21 all'auditorium Vincenzo Da Massa Carrara di via Roma. Un palinsesto emozionante costruito dall'impegno, dal talento e dalla sensibilità degli studenti e delle studentesse dell'istituto tecnico e tecnologico Arrigo Benedetti di Porcari che hanno lavorato insieme sul tema della violenza contro le donne.
Due momenti, infine, sono stati pensati e riservati alle scuole. Nella mattina del 27 novembre le classi della scuola secondaria di primo grado Enrico Pea dell'istituto comprensivo di Porcari assisteranno al docu-spettacolo della compagnia Il circo e la luna Neppure con un fiore all'auditorium Vincenzo Da Massa Carrara, che percorre le vicende umane di donne vittime di maltrattamento, abuso e violenza senza tralasciare gli aspetti legali e l'impatto sociale del femminicidio. Attraversa la scena un filo, sottile ma solido, di speranza: prevenire è necessario, conoscere è doveroso, decidere di non accettare è possibile e il riscatto avviene. La mattinata del 30 novembre l'auditorium sarà invece riservato alle classi dell'Itet Benedetti per il monologo Mai più interpretato da Chiara Gistri con la collaborazione della Cgil di Lucca. Un spettacolo che vuole raccontare la meraviglia della giovinezza e la tragedia di un femminicidio, la "banalità del male" intesa come fenomenologia della violenza non rara, non folle, ma radicata, invisibile e profonda, nella cultura. La regia è di Elodie Lebigre e Stefano Florio.