La festa di un’intera comunità, di un paese. I 60 anni del Bf Porcari, celebrati domenica sera nel complesso delle suore Cavanis in via Carrara, sono stati davvero l’occasione per riunire intorno a una società sportiva tutto il comune. Non a caso rappresentato dal sindaco Leonardo Fornaciari, dalla vice Roberta Menchetti e dal consigliere delegato allo sport Susy Rovai.
Una festa, condotta da Angelo Menchetti, che ha vissuto di tanti momenti emozionanti, che è perfino difficile riassumere, tra le testimonianze delle atlete di ieri, le parole e la commozione di Suor Giuseppina e della madre superiore Suor Lourdes Colombo, l’entusiasmo dei piccoli del minibasket, il ricordo di chi non c’è più e che tanto ha dato a questo sodalizio, lasciando tracce indelebili.
La Torretta d’oro alla società. Il sindaco Leonardo Fornaciari ha voluto fare una sorpresa alla società, consegnando il più ambito riconoscimento del Comune, ovvero la Torretta d’oro, proprio per sottolineare l’importanza dell’opera che il Bf Porcari porta avanti da tanti anni. “Si chiude un cerchio – ha detto il sindaco – dopo che già a Suor Giuseppina erano state date dal consiglio comunale il 15 dicembre 2008 le chiavi d’oro della città. Se il Bf Porcari non ci fosse stato il nostro paese sarebbe stato diverso, peggiore” .
Le parole delle suore. Un applauso scrociante ha salutato l’arrivo nel prato del complesso di Suor Giuseppina, che a dispetto dei suoi 94 anni ha ricordato i primi passi della società e le difficoltà incontrate lungo il percorso sin da quando, unica donna e suora, prendeva parte al corso per allenatore. E’ stata poi la volta della Madre superiora suor Lourdes a sottolineare il costante impegno delle suore per la crescita umana oltre che sportiva delle bambine e dei bambini che frequentano la palestra di via Carrara.
Una nuova palestra. E a proposito della palestra è arrivata anche la rivelazione del presidente Stefano Picchi, che con la solita immancabile prudenza, con la riservatezza di chi vuole fare un passo per volta senza promettere e poi non riuscire a mantenere, ha detto che la società è al lavoro per l’ammodernamento dell’attuale palestra, addirittura per realizzarne una nuova, adeguata ai tempi, moderna, dove l’attività possa andare avanti per i prossimi 60 anni e chissà. I primi passi, anche con il Comune, sono stati mossi.
L’orgoglio delle ex. Tanti i ricordi delle ragazze, ora donne, in qualche caso nonne, che hanno vestito la maglia gialloblu. Da chi negli anni 1969-70 vinse il titolo italiano ai Giochi della Gioventù, a quelle che sono venute dopo arrivando a disputare il campionato di A2 per due stagioni. Significative al riguardo le parole di Valentina Volpini: “Ogni giorno facevo senza fatica 120 chilometri per venirmi ad allenare perché avevo scoperto che Porcari era ed è il posto migliore in Toscana per giocare a basket”.
La sala dei trofei. Un viaggio nella memoria. In 60 anni di storia. E’ quello che si percorre visitando – come ha fatto anche Claudio Crippa, ex giocatore e scout Nba - la sala dei trofei, allestita per l’occasione, con esposte coppe, targhe e medaglie (solo una piccola parte) vinte dalla società in questi decenni. Insieme a magliette, cartoline e foto d’epoca che ripercorrono la vita del club. Mentre su uno schermo scorrevano le immagini di oggi, dai bambini del minibasket alle formazioni agonistiche, come se ci fosse un filo immaginario che lega tutta l’attività dell’associazione.
Il dolce gialloblù. L’immancabile taglio del dolce, in un campo all’aperto colorato di gialloblu e di entusiasmo, è stato l’atto finale di una festa che ha unito intere generazioni. Come dice l’ex giocatrice Paola Carmignani, “fa bene al cuore vedere quanto questo luogo e le persone che si succedono negli anni riescano ad unire e ad accogliere sempre tanti bambini nel nome di uno sport meraviglioso”.