Il Comune di Capannori ha sbagliato a non coordinarsi con Lucca per la stesura del piano strutturale intercomunale e ha sbagliato ancor di più nel non avere interpellato le associazioni professionali per la definizione delle linee di indirizzo di quello strumento urbanistico. Mi auguro che gli stessi errori non siano fatti per la redazione del piano operativo che sostituirà l’attuale regolamento urbanistico.
E’ quanto afferma Domenico Caruso candidato alla carica di consigliere comunale nella lista unica Lega-Forza Italia- Noi Moderati per il quale per la corretta gestione del territorio è fondamentale coinvolgere geometri, architetti, ingegneri di Capannori già nella fase della progettazione per fare in modo che i professionisti che ben conoscono le esigenze del territorio possano contribuire con la loro esperienza a definire le linee di intervento in materia urbanistica per il prossimo quinquennio evitando, così, che certe decisioni siano prese da tecnici che nulla hanno a che fare con la città.
Ovviamente, la fase di coprogettazione tra Comune e ordini professionali consentirà un iter più spedito per l’approvazione del piano operativo poiché questa modalità operativa permetterà di ridurre al minimo osservazioni e contestazioni da parte dei cittadini poiché le loro legittime aspettative saranno adeguatamente rappresentate da professionisti esperti e preparati.
L’attuale possibilità offerta di presentare contributi al piano operativo non ha alcun senso sia perché il Comune non risponderà in alcun modo ai cittadini sia perché ben difficilmente l’enorme mole di proposte potrà essere trasposta in maniera organica negli elaborati progettuali e a questa criticità ben si potrà ovviare con la preventiva interlocuzione con i professionisti di Capannori.
Per quanto riguarda le linee guida, prosegue Caruso, occorre tener fermo un principio: l’attività edilizia è un settore trainante dell’economia e pertanto bisogna evitare accuratamente di mettere lacci e lacciuoli che possano penalizzarla. La parola chiave deve essere, pertanto, semplificazione per permettere lo sviluppo del territorio e il recupero del patrimonio edilizio dismesso consentendo anche la sanatoria delle piccole irregolarità spesso e volentieri non volute così previsto dal decreto Salva Casa del Ministro delle Infrastrutture Salvini.
E soprattutto, è l’auspicio di Caruso, bisogna costruire un rapporto di reciproca fiducia con cittadini e imprese per quanto concerne i permessi a costruire da rilasciare anche prima della realizzazione delle opere di urbanizzazione per le quali è necessario concedere rateazioni più lunghe senza richiedere fidejussioni e garanzie che comportano aumenti dei costi. Questo modo di interagire con i cittadini cambierà con la nuova amministrazione di centrodestra conclude Caruso.