Caruso lei è stato all'opposizione nelle file della Lega e adesso si è candidato a consigliere comunale. Ci spieghi perché, in sostanza, un elettore di Capannori dovrebbe votarla.
Vivo della mia professione e la presenza in Consiglio Comunale mi permette di servire con dignità e onore le istituzioni e i cittadini. Sono un figlio adottivo e in quanto tale un figlio a tutti gli effetti di Capannori che, con l’impegno civile in politica, intende restituire quel tanto che ha ricevuto da questa città operosa e civilissima. Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese disse il Presidente Kennedy nel suo discorso di insediamento. Si parva licet beninteso ma, nel mio piccolo o piccolissimo, cerco di mettere in pratica quella esortazione.
In questi anni lei non ha risparmiato critiche alla giunta Menesini: quali sono le cose peggiori che, a suo avviso, ha fatto? E anche quelle che avrebbe dovuto fare e che, invece, non ha fatto.
Nella consiliatura che volge al termine, la Lega di cui ho avuto il privilegio di essere stato capogruppo ha sempre sorretto con solide motivazioni le proprie prese di posizione e al tempo stesso è stata capace di proporre importanti mozioni approvate dal Consiglio Comunale come quelle per il contrassegno unico dei disabili, i parcheggi rosa per le mamme, il recupero della casa natale di Carlo Piaggia, gli aiuti economici alle famiglie per far fronte al caro energia e altro ancora. Di Menesini fatico a trovare un qualcosa capace di lasciare il segno. Confido nel fatto che la prossima amministrazione realizzerà ciò che altri non hanno fatto ovvero l’estensione della rete idrica e fognaria, una pubblica illuminazione più efficiente, l’asfaltatura delle strade, la sistemazione del tetto della piscina, il completamento dei lavori alla Cittadella dello Sport da intitolare a Federico Pisani, la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport e la realizzazione di impianti sportivi funzionanti in ognuna delle 40 frazioni. Ed è bene ribadire che maggiore attenzione dovrà essere riservata ai “paesi” per così dire più lontani dal centro.
Salanetti: il candidato Del Chiaro fugge davanti al confronto sull'impianto di smaltimento dei pannoloni e degli assorbenti. Non pensa che la Sinistra si sia data una martellata sugli attributi da sola con questa idea?
Ad avversario politico che fugge, ponti d’oro caro Grandi! La mancata partecipazione al dibattito su Salanetti è stata una dimostrazione di debolezza e anche di arroganza da parte di Del Chiaro in quanto un politico non deve mai sottrarsi al confronto con i cittadini. Io sono stato tra i primi a parlare della questione del riciclo dei pannolini nel corso di un dibattito con Del Chiaro a Noi Tv nel febbraio 2023 poiché quel tema non è stato mai, dico mai, portato all’attenzione del Consiglio Comunale e in quell’occasione sostenni che un impianto di quel tipo sarebbe stato dannoso per Capannori poiché utilizzando tanta acqua avrebbe aggravato il fenomeno della subsidenza senza dimenticare l’enorme consumo di energia, l’incremento del volume del traffico e le emissioni nell’atmosfera. Purtroppo, Menesini e Del Chiaro hanno accettato passivamente una decisione imposta da altri senza preoccuparsi delle conseguenze per i capannoresi: un errore imperdonabile per degli amministratori locali che dovrebbero difendere con le unghie e con i denti gli interessi della propria comunità e soddisfare, per quanto possibile, le aspettative dei cittadini.
Che cosa si impegna a fare qualora dovesse diventare consigliere comunale?
C’è molto lavoro da fare: penso al piano operativo da redigere assieme ai professionisti di Capannori, alla realizzazione di nuovi servizi per la zona industriale di Carraia, agli edifici pubblici da ristrutturare nel rispetto delle norme antisismiche, alla messa in sicurezza delle strade con nuovi dossi per la sicurezza dei pedoni, alla semplificazione amministrativa; bisogna venire incontro a cittadini, imprese, commercianti che chiedono una maggiore frequenza della raccolta dei rifiuti e bisogna intervenire per abbassare le aliquote IMU per gli immobili sfitti oltre al riconoscimento di rateazioni più lunghe per gli oneri di urbanizzazione senza garanzie fidejussorie. Intendo inoltre, contribuire a valorizzare ancora di più il mondo dell’associazionismo e delle cooperative delle quali bisogna tener presente l’importante funzione sociale di cui parla la Costituzione.
Il centrodestra si è ridotto all'ultimo invece di appoggiare da subito Rontani oppure scegliere un proprio candidato. Di chi la colpa?
Non parlerei di colpe, ma più propriamente di scelta dei tempi accorta per l’investitura di Rontani. Vede direttore, la campagna elettorale è come la volata nelle gare di ciclismo: il velocista che inizia lo sprint troppo presto arriva senza fiato in prossimità del traguardo ed è superato dal resto del gruppo. Alcuni credono che Del Chiaro, essendo in lizza da inizio anno, abbia avuto più tempo per farsi apprezzare. Io ritengo che il candidato della sinistra, avendo iniziato lo sprint troppo presto, sia ora a corto di fiato e senza argomenti. Rontani, invece, corre spedito come Mario Cipollini a Zolder 2002.
Qual è il suo sogno nel cassetto politicamente parlando?
Chi è presente in Consiglio Comunale o in Giunta deve farsi interprete delle legittime aspettative dei cittadini. La Capannori che sogno è la stessa Capannori che sognano i cittadini: una città laboriosa, moderna, funzionale, a misura d’uomo attenta soprattutto all’inclusione delle persone anziane e di quelle con disabilità in ottemperanza al dovere di solidarietà. Dobbiamo impegnarci per realizzare questi sogni.
Sia sincero: meglio Menesini o Del Chiaro?
E’ molto meglio Paolo Rontani senza dubbio. Come sindaco farà molto bene per la città. Del resto, il desiderio di cambiare è fortissimo dopo 20 anni di amministrazioni di sinistra.