Il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, ha richiesto l'intervento dell'Arpat (agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) e dell'Asl Toscana nord ovest per indagare l'origine delle persistenti maleodoranze che affliggono la zona del Frizzone. Un problema annoso, che penalizza soprattutto chi vive nelle abitazioni a est di quell'area e che sono colpite dai miasmi con maggiore intensità a seconda della direzione dei venti.
La situazione è stata portata all'attenzione delle autorità competenti con una prima lettera ufficiale inviata l'11 aprile. Il sindaco, in quell'occasione, ha evidenziato come numerosi cittadini abbiano segnalato il problema, confermato peraltro anche da alcuni amministratori comunali. Com'è noto, in quella zona si trovano grandi stabilimenti industriali di tipo cartario e un depuratore civile e industriale.
"La questione è molto delicata – spiegano Fornaciari e l'assessore all'ambiente Simone Giannini – e, al tempo stesso, urgente. Le persone che vivono nelle vicinanze del Frizzone sono letteralmente ammorbate dai cattivi odori, al punto da diventare ostaggi in casa propria delle condizioni esterne: quando il vento spira verso est gli abitanti di quella zona sono costretti a stare al chiuso, senza poter nemmeno aprire le finestre. Con le temperature estive in aumento il disagio può solo crescere: ecco perché è urgente e non più rimandabile un intervento di Arpat e Asl. Richiederlo e sollecitarlo è quello che possiamo fare come Comune, e proseguiremo su questa strada fino a che l'obiettivo non sarà raggiunto. La qualità della vita di tutti e tutte è responsabilità di ogni amministratore".
L'interlocuzione del Comune di Porcari con le autorità competenti, dopo la prima lettera, è proseguita anche con scambi telefonici fino al 27 maggio, giorno in cui il primo cittadino ha inviato una nuova lettera formale all'Arpat per esprimere la necessità di accelerare i tempi di intervento. Nei dieci giorni precedenti, infatti, i cattivi odori erano divenuti costanti e molto intensi, persino nel fine settimana, rendendo difficile la vita quotidiana delle persone residenti nelle vicinanze al punto da costringerle a stare in casa senza poter nemmeno aprire le finestre.
Fornaciari ha sollecitato sopralluoghi urgenti per identificare la fonte dei cattivi odori che si generano all'altezza del casello autostradale del Frizzone e in via Avvocato Del Magro e che causano sempre più spesso situazioni insostenibili per chi abita sottovento. Una volta individuata la causa delle maleodoranze, si chiede all'Arpat e all'Asl di attivare velocemente le opportune azioni correttive per risolvere il problema.