A seguito dello sciopero dell'11 marzo, indetto da CGIL e CISL Lucca, da parte dei lavoratori della Pro Gest di Altopascio, con annesse ragioni della mobilitazione, la ditta ha risposto con un comunicato che, come riportano i due sindacati, “ è a dir poco sorprendente, e lascia i lavoratori risentiti, presi in giro ed offesi”.
La replica affidata al comunicato sindacale prosegue, stupita e preoccupata per ciò che sembra paventare la direzione aziendale: "L'azienda afferma che non c'è ancora un'idea esatta per la realizzazione degli investimenti – si legge nella lettera – e questo sarebbe il meno, ma ciononostante riafferma che ci saranno degli esuberi e che ne dovremo parlare”.
Non è la prima volta, rendono noto i sindacati, che i dipendenti assistono a giravolte di tal fatta sul loro futuro, ma stavolta c'è dell'altro: “La proprietà plaude alla scelta di spostare l'amministrazione a Treviso, perché ritiene che, analizzando l'amministrazione degli anni precedenti ci sia, testuali parole, “da mettersi le mani nei capelli”.
CGIL e CISL ritengono che tutto ciò sia volto a screditare l'operato dei dipendenti, scaricando su di essi responsabilità che non hanno, e offendendone la professionalità.
Così stando le cose, dal momento in cui è evidente che non c'è volontà alcuna di dialogo, il comunicato sindacale si conclude mettendo al corrente la Pro Gest che “anche rispetto al comunicato aziendale, seguiranno nuove mobilitazioni di reazione da parte dei dipendenti, volte a portare avanti rivendicazioni più ch legittime e doverose nei confronti di chi da anni si è speso senza riserve per il bene dell'azienda”.
Marco Murri