Gli impianti natatori di Capannori, dopo due anni contraddistinti da lavori di manutenzione e chiusure, ha finalmente riaperto i battenti il 4 settembre 2023. In questi prima dieci giorni l’afflusso di utenti è stato considerevole, e non sono stati pochi i cittadini che hanno lodato lo stato delle piscine e servizi disponibili al suo interno.
Sembrerebbe tutto perfetto, ma nel mare di complimenti sembra alzarsi una voce di dissenso: è quella di Paolo Rontani, ex consigliere comunale Udc ed esperto in materie economico-fiscali, che ha deciso di esprimere ed esporre in prima persona i suoi dubbi sulla riapertura degli ambienti delle piscine.
Il problema, secondo l’ex consigliere, riguarderebbe l’effettiva sicurezza dello stabile. Infatti, Rontani porta come prova il verbale (protocollato il primo settembre) firmato dai sette membri della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, in cui si afferma come la riapertura delle piscine sia solo temporanea, più precisamente fino al 31 agosto 2024, e questo perché, sempre secondo Rontani, sarebbero necessari dei lavori di rifacimento della copertura del piano vasca e l’adeguamento alle norme antisismiche.
Vista la situazione, la preoccupazione di Rontani si sofferma su possibili eventi estremi che potrebbero colpire Capannori a cavallo tra estate e autunno, come forti piogge e soprattutto grandinate copiose e improvvise: riuscirà a reggere l’attuale copertura a un evento di questo tipo?
“Questo importante intervento – il rifacimento della copertura della vasca – era compreso nel quarto lotto delle opere, ma non è stato realizzato e dunque dovrebbe esserlo al più presto. In sostanza però, meglio aprire ora l'impianto per far bella figura che occuparsi delle travi di copertura. Ed è ancora la commissione di vigilanza ad ammonire nel verbale che Restano ferme le responsabilità dell'Amministrazione Comunale e del gestore dell'impianto, in relazione agli esiti delle valutazioni di sicurezza richiamate. Caro Sindaco – sentenzia Rontani – riesce a dormirci sopra con tranquillità? A conclusione, aggiungo la caramellina dell'avvenuto aumento dei costi per gli utenti, nell'ottica di 10 euro per l'abbonamento mensile e non solo, rispetto a quelli applicati prima dell'ultima chiusura. Per la collettività è però necessario occuparsi prima della sicurezza, soprattutto quando non pare proprio essercene granché”.