La decisione del candidato sindaco Giordano Del Chiaro di non partecipare all'incontro organizzato dai Comitati sull'impianto di Salanetti è una dimostrazione di arroganza, indifferenza verso i cittadini e nello stesso tempo di debolezza. Peraltro, su un problema calato dall'alto e deciso senza alcun coinvolgimento dei cittadini con una adeguata e preventiva informazione. Lo stesso Consiglio comunale di Capannori non è stato minimamente coinvolto, finendo solo per obbedire in silenzio a RetiAmbienti e alla Regione per conferire a Salanetti i pannolini di quasi metà Toscana e senza prendere siti più idonei in altre Province. La verità è un'altra. Da parte di Del Chiaro e Menesini non si tollera il dissenso e si è sempre cercato, anche nel periodo elettorale di ingabbiare le discussioni pur di raccattare voti, senza coerenza e con imbarazzanti contraddizioni sul piano politico e programmatico. Un altro esempio? All'interno della coalizione di centrosinistra che contiene Del Chiaro ci sono partiti e candidati che continuano a dichiararsi fortemente contrari agli assi viari, partecipando addirittura alla raccolta di firme per azzerare il programma. Siamo davanti a una specie di inganno nei confronti dei cittadini di Capannori pur di sbarcare il lunario con la conseguenza che da anni si tiene in sospeso un progetto decisivo per liberare dalla morsa del traffico pesante i nostri centri abitati. La situazione è al limite del collasso, non più tollerabile dall'opinione pubblica e con le Istituzioni che rischiano di perdere ogni credibilità. Questo è il solito copione della sinistra che è a Capannori va avanti con un metodo di occupazione del potere come se le istituzioni e le associazioni fossero di sua proprietà.