Proprio ad un anno esatto dalla scomparsa di Maria Pia Bertolucci, fondatrice e anima della Misericordia di Capannori, per tantissimi anni Governatrice della confraternita, l’associazione di volontariato si trova a navigare in cattive acque e si sentono voci sempre più insistenti su provvedimenti che l'attuale Magistrato, sta cercando di adottare per evitare un tracollo economico.
Dai dipendenti e dai volontari trapela tanta apprensione ed un certo imbarazzo, ma pur manifestando molta preoccupazione, preferiscono non esporsi in prima persona in una fase delicata come questa.
Da parte loro, gli abitanti di Capannori, sostenitori attivi dell’associazione non sono a conoscenza dei dettagli specifici di questa situazione, anche se ormai è probabile che dall’inizio del prossimo mese di aprile, ai circa dieci dipendenti verrà ridotto l'orario di lavoro e di conseguenza anche lo stipendio.
Naturalmente ad orario ridotto corrisponderanno minori servizi e in conseguenza minori entrate per l'associazione che in tal modo difficilmente potrà riprendersi economicamente.
Le indiscrezioni sempre più insistenti, fanno tutte riferimento ai gravosi oneri per il personale, alle rilevanti mensilità delle rate per rimborsare prestiti a suo tempo accesi per investimenti che hanno portato ad una riduzione della liquidità, situazione tale da non consentire più di far fronte completamente agli stipendi e ai contributi.
Il Magistrato, oltretutto ridotto nel numero dei componenti – in molti confermano che l’attuale Governatore sia dimissionario - è da mesi scaduto, senza aver ancora indicato la data delle elezioni, come previsto dallo statuto e, a quanto trapela, sembra non essere in grado, (anzi lo avrebbe dichiarato ufficialmente) di far fronte alla situazione verificatasi e sta adottando, a parere di molti volontari con scarsa trasparenza e senza adeguata preventiva informazione, decisioni piuttosto drastiche che avranno ripercussioni sulla vita dei dipendenti e sull'intera organizzazione dei servizi, specialmente in questi giorni di grande difficoltà per tutti e di maggiore impegno, in piena crisi Coronavirus, da parte di chi ogni giorno indossa con impegno ed orgoglio la divisa della Misericordia facendo la spola tra i vari ospedali.
Alcuni tra i cittadini di Capannori più vicini alla Misericordia, a conoscenza della situazione, hanno manifestato la loro sorpresa perché mai e poi mai in oltre quarant’anni di storia della confraternita l'Associazione si è trovata in condizioni di estrema difficoltà come ora, nonostante i servizi resi ai cittadini, nonostante i proventi dell'affitto dei locali dell'ex Consorzio agrario acquistato e locato alla Protezione Civile, nonostante i proventi del centro anziani ospitato nei locali attigui alla sede. La preoccupazione dei dipendenti, dei volontari, della popolazione è quella di vedere piano piano venire meno – sperando che non si giunga mai alla chiusura - di una istituzione estremamente importante per il paese e per l'intera comunità di Capannori.