Lido Moschini, lei non è un volto nuovo della politica. Giusto?
Dal 1994 al 1998 sono stato presidente della circoscrizione n°4. Dal 1998 al 2002 sono stato consigliere comunale. Dal 2002 al 2006 sono stato assessore con la giunta Fazzi e dal 2007 al 2012 ancora consigliere con la giunta Favilla. Dal 2001 al 2006 ho avuto anche l'onore di far parte della segreteria del compianto ministro Matteoli e nel 2013 sono stato candidato al senato con FdI. Diciamo che il mio curriculum parla per me, quello che vorrei fare è mettere la mia esperienza al servizio della comunità di Capannori.
Fino a qualche anno fa, quindi, lei si era sempre candidato e occupato di Lucca. Ora, invece, è tutto spostato su Capannori. Perché?
Mia madre è di Capannori, nello specifico di Massa Macinaia. Ho sempre avuto un occhio di riguardo per questo territorio, anche se le mie esperienze politiche sono state più su Lucca. Ho deciso di candidarmi perché tantissime persone me lo hanno chiesto e questa ondata di calore mi ha portato a prendere la decisione di ritornare in pista.
Fratelli d'Italia è il suo partito, così come lo fu Alleanza Nazionale negli anni Novanta. Che cosa è cambiato da allora secondo lei?
Credo che sia cambiato il modo di fare politica, ma gli ideali sono sempre gli stessi. La "fiamma" del simbolo negli anni è rimasta e sta a significare che noi mettiamo le persone al centro dei programmi elettorali e delle nostre mission politiche. FdI è molto presente sul territorio e ascolta molto attentamente le richieste dei cittadini, cosa che, anche recentemente, la giunta Menesini e il candidato Del Chiaro, non hanno fatto (vedi la vicenda Salanetti).
Perché gli elettori di Capannori dovrebbero votarla?
In un momento in cui c'è un rinnovamento generazionale, con tanti giovani preparati che, fortunatamente, si vogliono affacciare alla politica, io vorrei portare un po' di esperienza e competenze che negli anni mi sono costruito sul campo. Credo che un mix di queste due cose possano portare a ottimi risultati per i cittadini di Capannori.
Quali sono i suoi cavalli di battaglia in questa campagna elettorale?
In questi mesi mi sono occupato da vicino delle problematiche relative agli impianti sportivi e alle bugie che la giunta Menesini ha raccontato negli anni ai cittadini, come il Palazzetto dello Sport, i lavori alla Piscina Comunale e tanti altri slogan elettorali che poi sono rimasti solo proclami. Mi sono occupato della vicenda di Salanetti, che ho seguito da vicino e sulla quale ho scritto anche diversi comunicati denunciando tutte le criticità del progetto e il fatto che nè Menesini nè Del Chiaro abbiano mai voluto chiedere una valutazione di impatto ambientale. Questo modo di fare è tipico della sinistra, che non ammette ragioni se non la propria e che non è disposta a dialogare con i cittadini, infatti Del Chiaro non ha partecipato all'incontro sull'argomento. Questo modo di fare ha creato tantissimo malcontento nei cittadini di Capannori che spero decidano di cambiare rotta alle prossime elezioni.
Se dovesse essere eletto, cosa sente di promettere a chi l'avrà votata?
Come ho detto una cosa che farò è confrontarmi e dialogare veramente con i cittadini di Capannori e qualsiasi sarà il mio ruolo mi batterò affinchè la loro voce arrivi sempre forte e chiara.
Se il centrodestra dovesse farcela, ha mica fatto un...voto?
Non ho fatto nessun voto. Mi auguro che ci sia questo cambio di tendenza perché dopo vent'anni sarebbe utile anche valutare una gestione diversa di questo splendido comune.