Dare un volto umano alla sua attività: questo ha voluto fare il dottor Marco Simonetti, titolare dello studio dentistico Santa Apollonia di Porcari, insieme alla collega dottoressa Rosaria Sommariva. Ormai da oltre 20 anni lo studio riscuote successo sul territorio, grazie soprattutto all’ottimo lavoro svolto dal suo staff.
Un totale di 15 collaboratori, tra personale medico, assistenti alla poltrona e segreteria: proprio le persone che con la loro passione e il loro impegno animano lo studio sono al centro della nuova veste dello stesso, che è stato arricchito da 30 ritratti in bianco e nero, due per ciascuno dei soggetti che lavorano nello studio, realizzati dalla fotografa professionista Serena Sgammini.
“Volevo far capire ai nostri pazienti quanto siano importanti tutti quelli che ogni giorno portano la loro dedizione affinché tutto si svolga nel migliore dei modi: questi ritratti ci rappresentano in vesti diverse da quelle lavorative, tirano fuori un aspetto più personale di noi- ha spiegato Simonetti- Sono molto contento e soddisfatto, che dà un’immagine completamente nuova e diversa dello studio; per certi versi non sembra nemmeno uno studio dentistico, in cui non sempre si viene volentieri”.
La buona riuscita del progetto e la qualità dei ritratti è specialmente merito della fotografa Serena Sgammini, impegnata con successo nella sua attività da ormai 10 anni, con diverse mostre personali e collettive sul territorio incentrate principalmente sulla ritrattistica, il suo campo di elezione.
“La mia attività mi porta a incontrare e conoscere molte persone e a condividere con loro dei momenti bellissimi. Trovo che da un ritratto escano tre persone: il soggetto ritratto, chi fotografa e chi lo guarda, che legge quell’immagine attraverso il suo personale vissuto- ha commentato la fotografa- Penso che il dottor Simonetti abbia fatto due cose molto belle: dare spazio all’arte e mettere in rilievo le persone. Il lavoro è stato svolto con entusiasmo e grande collaborazione da parte dei soggetti ritratti, con i quali ho condiviso dei momenti quasi di gioco. Vi lascio con un quesito non mio, ma di Pablo Picasso: chi vede correttamente il volto umano, il fotografo, lo specchio o il pittore?”.
Foto Ciprian Gheorghita