“La nostra lista civica ha sempre manifestato una ferma contrarietà alla realizzazione di questo impianto”: a dichiararlo è Paolo Rontani, candidato sindaco di Capannori Cambia, che risponde così alle affermazioni di Nicoletta Gini, la candidata della lista Capannori Popolare, secondo cui il centrodestra non si sarebbe interessato all’impianto di Salanetti prima della campagna elettorale.
“Abbiamo sin da subito coinvolto esperti indipendenti, inclusi quelli di Zero Waste Europe, per valutare, con un’analisi terza, oggettiva e distaccata dalle vicende politiche, l'impatto economico e sanitario che questa piattaforma avrebbe sul territorio e sui cittadini di tutta Capannori- prosegue Rontani- La loro analisi ha concluso che l'impianto sarebbe non solo inutile, ma anche diseconomico”.
Rontani dichiara poi che né lui né altri esponenti di Capannori Cambia erano presenti al consiglio comunale a ridosso dello scorso Natale nel corso del quale l’amministrazione comunale presentò le carte del piano strutturale intercomunale che includeva il progetto di Salanetti; le decisioni in merito, spiega quindi, sono state prese senza il loro coinvolgimento diretto e senza che potessero esprimere la loro contrarietà.
“Crediamo fermamente che la politica debba agire con buon senso, coerenza e trasparenza, rispettando le procedure e includendo la comunità in decisioni così importanti- afferma ancora- L'assenza di un dialogo aperto e di un adeguato coinvolgimento da parte dell'amministrazione uscente e dell'assessore all'ambiente, oggi candidato sindaco, ha effettivamente creato un clima di sfiducia. Questo modo di agire, che evade le domande legittime dei comitati e dei cittadini, non fa altro che alimentare ulteriori paure e sospetti”.
Conclude: “Condividiamo che è ora di cambiare rotta e adottare un approccio più aperto e collaborativo verso i problemi che toccano la vita quotidiana dei cittadini di Capannori. Un approccio che Capannori Cambia è pronta a portare avanti, nel rispetto degli interessi di tutta la comunità”.