Paolo Rontani, candidato a sindaco della lista civica Capannori Cambia è appoggiato da Fratelli d’Italia, Popolo della Famiglia, Forza Italia e Lega, è un professionista nel campo della consulenza fiscale e amministrativa che da oltre 40 anni gestisce lo Studio Rontani a Lunata, Capannori. È stato capogruppo del CCD e dell'UDC nel Consiglio Comunale di Capannori dal 1999 al 2016 ed è stato il candidato più votato nella provincia di Lucca durante le elezioni regionali del 2015 con la lista civica Passione per la Toscana. Ha ricoperto l’incariuco di membro del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia regionale della Sanità ed è socio della Confraternita di Misericordia Santa Gemma Galgani. Sposato e padre di tre figli, si è candidato per continuare a servire il territorio con passione e dedizione. A lui abbiamo rivolto alcune domande alla vigilia del voto.
Dottor Rontani, la sua discesa in campo è arrivata grazie alla costituzione di un gruppo di persone che hanno dato vita alla Civica Capannori Cambia. Poi, i tentennamenti dei partiti di centro destra, fino ad arrivare alla decisione di appoggiare la sua candidatura. Quali sono le sue sensazioni oggi a poche ora dalle urne?
La sensazione è che l'entusiasmo e la partecipazione dei cittadini è andata crescendo giorno dopo giorno e oggi siamo qui a giocarci la vittoria. Il percorso è stato fino a questo momento intenso e pieno di momenti significativi. Capannori Cambia è nata dalle richieste di cittadini che vogliono e pretendono un cambiamento concreto nella gestione del nostro Comune. I tentennamenti iniziali da parte dei partiti di centro destra? Normali dinamiche di confronto, ma quello che importa è che oggi abbiamo un sostegno ampio e convinto. Sentendo la gente, percepisco un'energia positiva, una voglia di partecipare che è cresciuta e che ci fa sperare in un grande risultato. Ora, a poche ore dalle urne, mi sento motivato e fiducioso, pronto a portare avanti il progetto di rinnovamento che abbiamo proposto ai cittadini di Capannori.
Quale sarà il suo primo intervento per Capannori, qualora fosse eletto sindaco?
Il mio primo intervento, una volta eletto, sarà avviare le procedure per la realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport. Abbiamo un'opportunità unica di costruire una struttura moderna e sostenibile, a costo zero per il Comune, grazie a finanziamenti già disponibili che non vogliamo perdere. Sarà un impianto all'avanguardia, punto di riferimento per lo sport e la cultura a Capannori. Sarà accessibile a tutti e ospiterà eventi sportivi di alto livello e manifestazioni culturali, contribuendo alla crescita e al benessere della nostra comunità.
La bassa affluenza alle urne è un problema che affligge ogni elezione nel nostro Paese, cosa si sente di dire a coloro che non intendono recarsi a votare e perché secondo lei, oggi è importante che i cittadini si rechino ai seggi?
Comprendo che dopo 20 anni con la stessa amministrazione monocolore ci possa essere un senso di rassegnazione o stanchezza. Ma è proprio in questo momento che il voto diventa fondamentale. Abbiamo l'opportunità di cambiare, di risvegliare Capannori da una situazione di stallo che dura da troppo tempo. Non andare a votare significa lasciare che le cose rimangano esattamente così come sono. Oggi, più che mai, invito tutti i cittadini a esprimere la propria preferenza e a esercitare il diritto al voto scegliendo il cambiamento che proponiamo. Il voto è il primo passo per rinnovare e migliorare il nostro territorio. Non lasciamoci sfuggire questa occasione.
I giovani sono tra coloro che evitano il voto, cosa si sente di promettere ai giovani di Capannori, qualora risultasse vincitore?
Capisco la sfiducia dei giovani e la loro riluttanza a partecipare al voto, spesso percepito come ininfluente rispetto alle loro esigenze quotidiane. Se sarò eletto, mi impegnerò per rendere Capannori un luogo dove i giovani desiderano rimanere, costruire il proprio futuro e a realizzare i propri sogni. Vogliamo favorire la realizzazione di una discoteca sul territorio, ma anche creare più spazi di aggregazione, luoghi sicuri e accoglienti dove i giovani possano incontrarsi, esprimersi e sviluppare le proprie passioni. Inoltre implementeremo politiche attive per sostenere le loro ambizioni, sia nell'istruzione sia nell'accesso al mondo del lavoro. Vorrò ascoltare tutti perché sono loro il futuro di Capannori e hanno il diritto di modellarlo secondo le loro visioni e speranze.
I grandi temi di questa campagna elettorale sono stati senza dubbio l’impianto di smaltimento dei “pannoloni” di Salanetti e la viabilità, con il progetto asse nord-sud. All’incontro con i comitati ha manifestato la sua contrarietà all’impianto, perché secondo lei non deve essere fatto?
La mia posizione sull'impianto di Salanetti è chiara e netta. Credo che questo progetto non sia la soluzione per lo smaltimento di pannoloni e assorbenti che arrivano dalle province della Toscana. La qualità dei materiali che verrebbero recuperati da questo impianto è così bassa che non avrebbero possibilità di essere riutilizzati o venduti, portando invece alla loro destinazione finale in discarica o all'inceneritore. Non solo, ma l'attivazione di questo impianto potrebbe portare a un aumento delle tariffe Tari per i cittadini, un costo aggiuntivo che non si traduce in un beneficio reale per i cittadini di tutta Capannori. Noi siamo aperti e favorevoli a soluzioni innovative che possano ridurre effettivamente la quantità di rifiuti destinati alla discarica, ma è fondamentale che queste soluzioni siano economicamente sostenibili e tecnicamente avanzate. L'impianto di Salanetti, con le sue attuali caratteristiche, non risponde a questi criteri.
E sulla viabilità, sugli assi viari, dei quali parliamo da trent’anni, cosa ci può dire?
È innegabile che la situazione della viabilità a Capannori e nella Lucchesia sia critica e richieda un intervento immediato. Le nostre infrastrutture sono carenti e questo ci pone in una posizione di svantaggio rispetto ad altre province della Toscana che hanno già affrontato e risolto problemi simili. Le frazioni e i centri abitati soffrono di un traffico pesante costante, che penalizza le nostre aziende in termini di logistica e competitività. Gli impatti di questa situazione sono vasti e non più tollerabili. È tempo di agire e di passare finalmente alla fase esecutiva del progetto per gli assi viari. Abbiamo discusso a lungo di queste questioni e ora, pur rimanendo aperti a modifiche che possano rendere il progetto meno impattante, dobbiamo garantire che queste modifiche non portino a un ulteriore rinvio dell'intera opera. La nostra comunità ha bisogno di soluzioni concrete e rapide. È essenziale che tutti gli attori coinvolti - amministrazioni, cittadini, imprese - collaborino per realizzare queste infrastrutture cruciali, assicurando così un futuro più prospero e funzionale per Capannori e per tutta la Lucchesia.
La sicurezza è una questione molto sentita dal centro-destra. Lei stesso è intervenuto per l’aggressione al cimitero di Camigliano. Qual è la sua ricetta in questo ambito?
Telecamere, incremento della polizia municipale, pubblica illuminazione. La sicurezza è un diritto fondamentale per tutti i cittadini e una priorità assoluta per la nostra amministrazione. Non possiamo considerarci liberi se non ci sentiamo sicuri nel nostro stesso comune. Per questo, uno dei primi interventi che intendiamo realizzare è il potenziamento della Polizia Municipale. Capannori, con i suoi 48.000 abitanti, ha bisogno di una forza di polizia locale più numerosa e meglio equipaggiata per rispondere efficacemente a ogni esigenza di sicurezza. Inoltre, vogliamo migliorare l'illuminazione pubblica, partendo dalle aree più critiche. Una buona illuminazione non solo scoraggia le attività illecite, ma aumenta anche il senso di sicurezza per chi si muove dopo il tramonto. Progettiamo anche l'installazione di telecamere di sorveglianza nei punti strategici del territorio, inclusi le zone collinari, per garantire un controllo più capillare e prevenire il crimine prima che possa verificarsi. Il nostro impegno è fare di Capannori un luogo dove ogni cittadino si possa sentire sicuro e protetto, valorizzando la libertà individuale attraverso una sicurezza concreta e visibile.
Anche il piano strutturale intercomunale ha fatto molto discutere. Quale la sua (e la vostra) posizione in merito?
È un piano calato dall'alto, senza condivisione e partecipazione dei cittadini e delle forze produttive locali. E questo è inaccettabile. Un approccio di questo tipo annienta le opportunità di crescita per il nostro comparto industriale e produttivo con gravi conseguenze sull'occupazione e sull'economia locale. Senza dimenticare che la limitazione dell'attività edilizia e le incognite legate al principio di perequazione territoriale penalizzano i proprietari di terreni che non sono stati coinvolti nel processo. Per noi è fondamentale che ogni piano di sviluppo territoriale sia il risultato di un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti interessate. Tutto il contrario di quanto fatto con il Piano strutturale intercomunale.
Mense e acqua, sono altri nodi dibattuti in questa campagna elettorale. Quali sono secondo lei i deficit delle scelte dell’amministrazione Menesini sulla gestione di acquedotto e fognatura?
Gli anni di amministrazione Menesini sono serviti per renderci conto dei limiti nella gestione del sistema idrico e fognario di Capannori. Uno dei principali problemi è stato lo spreco e la dispersione idrica che non è solo un costo inutile per i cittadini, ma anche un'inefficienza nella gestione di una risorsa così preziosa come l'acqua. Anche la rete fognaria necessita di ampliamenti importanti per rispondere alle esigenze del territorio, in particolare nelle aree meno servite. Noi proponiamo un piano concreto per migliorare queste infrastrutture. Vogliamo ridurre la dispersione idrica implementando tecnologie più moderne e sistemi di monitoraggio che permettano di identificare e intervenire rapidamente sulle perdite. Inoltre è fondamentale ampliare la rete fognaria e di metanizzazione, per garantire un servizio più capillare e efficiente, migliorando la qualità della vita dei cittadini e la sostenibilità ambientale del nostro comune.
Quali secondo lei i problemi legati al nuovo affidamento delle mense comunali alla società Qualità e Sevizi SpA, si parla tanto di chilometro zero?
La questione dell'affidamento delle mense comunali alla società Qualità e Servizi SpA solleva diversi problemi significativi. Primo, l'ingresso di Capannori in una società a capitale totalmente pubblico, ma già composta da altri comuni, non garantisce il livello di autonomia e controllo decisionale necessario per adattare il servizio alle specifiche esigenze del nostro territorio. Inoltre la gestione di un servizio così cruciale tramite una società che include molteplici entità può complicare l'implementazione di politiche alimentari mirate, come quelle del chilometro zero, che richiedono una grande attenzione alle dinamiche locali e alla filiera corta. Per quanto riguarda la questione dei dipendenti, il cui contratto scade a breve, la situazione è altrettanto preoccupante. La scelta di non garantire la continuità lavorativa attraverso la riconferma dei posti esistenti, ma piuttosto optare per un nuovo concorso pubblico, crea incertezza e potenziale instabilità per circa 90 lavoratori e le loro famiglie. La mia proposta è di riportare la gestione delle mense completamente sotto il controllo comunale, attraverso la creazione di una società in house specifica per Capannori. Questo ci permetterà di garantire un servizio mensa che sia non solo funzionante e salutare, ma anche profondamente radicato nel contesto locale, valorizzando i prodotti a chilometro zero e sostenendo l'economia agricola della nostra area.
A chiusura, il suo appello, al voto.
In questi tempi cruciali per Capannori, il mio appello a tutti i cittadini è semplice: uscite e votate. È il momento di diventare protagonisti del territorio. Abbiamo discusso di molte criticità che ci affliggono da tempo, ma abbiamo anche delineato soluzioni concrete e sostenibili per superarle. Se vogliamo davvero voltare pagina e iniziare un nuovo capitolo per la nostra città, il vostro voto è essenziale. Ogni voto conta. Questo è il momento di far sentire la vostra voce, di scegliere un futuro migliore per voi, per le vostre famiglie e per Capannori".