L’ex consigliere comunale e commercialista Paolo Rontani, sempre attendo alle finanze dell’ente comunale chiosa sulla delibera della giunta proprio sul tema:
“Il 25 maggio scorso, la giunta municipale di Capannori ha emanato una delibera di ri-accertamento ordinario dei residui, la n. 57, in previsione del Rendiconto 2020, che andrà discusso in Consiglio Comunale a breve. Con questo atto che, per legge, va assunto annualmente, recependosi le 7 determinazioni dei dirigenti dell'Ente citate nel testo vengono conservati i residui attivi e passivi "validi", come da riepilogo in allegati C e D. Risultano tuttavia eliminati ben euro 4 milioni e 104.825,68 di attivi ed euro 2 milioni e 677.779,79 di passivi. In parole semplici, poiché stiamo parlando di somme accertate e non riscosse per gli attivi e di debiti impegnati e non pagati per i passivi, le vigenti norme contabili stabiliscono che i residui attivi riscontrati relativi a crediti ormai insussistenti e dunque inaffidabili, vanno eliminati, come pure accade per i debiti insussistenti/prescritti. Andiamo allora a leggersi le 11 pagine dell'allegato A, parte integrante della delibera 57, denominato residui attivi cancellati, con l'elenco dei medesimi”.
“Non solo stupisce che molti siano contributi statali, regionali e di fondazioni bancarie, rimasti a lungo inutilizzati o comunque ritirati, ma vediamo pure che, nonostante l'obbligo del ri-accertamento annuale, si parte subito eliminando un residuo attivo del 1995, si prosegue con circa 2.600 euro per ampliamento e costruzione colombari a Petrognano, datato 2001 e si continua con atti del 2005, 2006,2007...e poi del 2011,2012, 2013 sino al 2019, quando si eliminano oltre 14.000 euro di residui, destinati dalla Segreteria del Sindaco alla gestione associata delle politiche del cibo. Ma perché tutto questo? La gente lo sa?” La delibera 57 con i 6 allegati più i pareri di regolarità tecnica e contabile – prosegue Ronani nella nota - si trova tuttora in pubblicazione sull'Albo pretorio on line e vi resterà sino al 15 giugno, con il numero di registro 1073. Dunque è facile effettuare i controlli del caso”.
“Mi si consentano però alcune considerazioni: Non trascurerei il fatto che, nel suo parere in allegato F, l'Organo di Revisione raccomanda una maggior corrispondenza ai cronoprogrammi delle opere pubbliche in corso; Oltre 4 milioni di euro relativi a residui attivi per crediti risultati insussistenti e che vengono dunque eliminati, rispetto a poco più di 2 milioni e mezzo di residui passivi, cancellati anch'essi per lo stesso motivo, farebbero presumere una chiara ammissione di disavanzo. Il risultato del ri-accertamento ordinario confluirà nei risultati contabili, e quindi influenzerà lo schema di rendiconto 2020, e delle variazioni al bilancio di previsione 2021-2023. Si ricorda a tal proposito – conclude Rontani - che la Corte dei Conti è sempre stata decisamente molto attenta in situazioni simili”.