A Lucca non parte il contributo affitto per le famiglie lucchesi in difficoltà in avvio invece a Capannori e nella Piana. Bianucci: "Tante chiacchere sulla lotta alle locazioni brevi, ma dopo anni l'Amministrazione taglia l'unico strumento di sostegno agli inquilini in affanno".
Per la prima volta dopo anni, non parte a Lucca il bando annuale per il contributo affitto per il sostegno alle famiglie lucchesi in difficoltà, che invece in questi giorni è in regolare avvio a Capannori e negli altri Comuni della Piana. Lo annuncia il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci. "Mentre a parole, nel dibattito pubblico in particolare post-Comics, da più parti si lancia l'allarme per il fenomeno degli affitti brevi, che droga il mercato e i costi delle locazioni sul nostro territorio, nei fatti l'Amministrazione comunale azzera uno dei pochissimi strumenti che aveva trovato a disposizione per l'incentivo degli affitti a lungo termine. Col risultato evidente che ancora più alloggi finiranno sul mercato del turismo mordi e fuggi", va all'attacco il consigliere.
"Purtroppo abbiamo adesso la conferma ufficiale: il sindaco e la giunta non rinnovano per l'anno in corso il contributo affitto, che nel 2023 aveva assicurato il sostegno a 768 nuclei familiari lucchesi in difficoltà – prosegue Bianucci – Si tratta, in molti casi, di realtà familiari che in questo modo non avranno i mezzi materiali per continuare a pagare la locazione, e quindi la decisione darà vita a ulteriori casi di sfratto. L'Amministrazione spiega la scelta con la destinazione di alcune risorse al recupero di appartamenti dell'edilizia popolare di risulta, che potranno così tornare nelle disponibilità della Città: misura sicuramente positiva, che anche noi abbiamo sostenuto con forza. Resta il fatto che non è accettabile abbandonare al loro destino centinaia di famiglie lucchesi, che si vedranno tolti adesso pure uno dei pochissimi strumenti di aiuto che si vedevano riconosciuti. Ma si sa, a Lucca le politiche sociali non contano quanto le feste e gli investimenti per un turismo che sta finendo per intaccare profondamente la tenuta del tessuto cittadino".
"I numeri parlano chiaro: a Lucca il contributo affitto è passato al milione e 200mila euro del 2022 allo zero spaccato del 2024 – ricorda Bianucci – Almeno in questo tema, vediamo quel cambiamento tanto sbandierato da Pardini, Barsanti e Cecchini in campagna elettorale, e che su altri argomenti non abbiamo invece ancora mai scorto. La Lucchesia è il territorio italiano coi canoni di affitto più cari d'Italia, con la problematica abitativa che riguarda 5mila famiglie e con 31mila nuclei familiari che in base al proprio ISEE avrebbero diritto ad un alloggio. In un anno, il Tribunale di Lucca ha registrato 435 istanze di esecuzione di sfratto, in aumento del 106%;numero degli sfratti eseguiti pari a 252 (+103% rispetto all'anno precedente). Adesso, le famiglie lucchesi sono lasciate ancora più a loro stesse".