Dopo il montaggio dei ponteggi stanno per iniziare i restauri degli spazi esterni di Villa Bottini inseriti fra i finanziamenti PNRR ottenuti dai Comune di Lucca per un importo complessivo di 2.3 milioni di euro.
In particolare saranno restaurati intonaci ed elementi lapidei lungo i muri perimetrali lungo via del Fosso, via Elisa e via Santa Chiara dove sono presenti i tre portali di accesso e le finestre in bugnato di arenaria che caratterizzano l'architettura della villa urbana. Per quanto riguarda il verde, saranno adottate opere di messa a dimora di vegetazione volta a integrare, equilibrare, valorizzare i differenti aspetti paesaggistici che convivono in uno spazio verde trasformato molte volte nei secoli. Il giardino sud, di ingresso, resterà fortemente pittorico e articolato su piante da ombra: una scenografia che accompagna l'occhio all'edificio centrale. In questa zona saranno abbattuti e sostituiti sei esemplari di Taxus baccata – uno a rischio caduta, gli altri cresciuti senza controllo contro la muratura degli edifici al confine del giardino. Nel giardino nord sarà invece valorizzato il tracciato geometrico reintroducendo percorsi e alberature perimetrali e siepi e sostituendo alcuni elementi verdi problematici.
Villa Bottini - rappresenta l'unico prototipo urbano di villa rinascimentale lucchese. Fu voluta dalla una delle più facoltose famiglie di banchieri della città, i Buonvisi, che la edificarono nella seconda metà del Cinquecento caratterizzando fortemente l'urbanistica della zona con un'ambientazione scenografica attraverso spazi verdi che collegano la Chiesa della SS. Trinità, il recinto del giardino con i grandi finestroni, il palazzo e il ninfeo. La bellezza del complesso aumentò la fama dei proprietari tanto che il ramo della famiglia che lo possedeva fu chiamato Buonvisi al Giardino. Restata in stato di abbandono fu acquistata dalla Regione Toscana nel 1974 e affidata al Comune di Lucca.