Prosegue l'iter del Piano operativo secondo le nuove disposizioni introdotte dall'amministrazione Pardini. Nella giunta comunale di ieri (lunedì 3 aprile) sono state approvate le linee guida per l'istruttoria delle controdeduzioni alle osservazioni del Piano operativo adottato, un documento fondamentale per mettere in atto quanto stabilito dall'amministrazione, ossia modificare dove possibile, con una visione generale differente e pragmatica, il documento attuale – estremamente conservativo – elaborato dall'amministrazione passata.
Le linee guida saranno utilizzate dagli uffici per elaborare controdeduzioni omogenee per temi simili tenendo conto dell'esigenza di chiarezza e semplificazione delle norme, dare risposte più pratiche e meno burocratiche alle esigenze di trasformazione del territorio alle esigenze dei cittadini nel segno del risparmio di suolo attraverso la riutilizzazione degli edifici esistenti. Nell'autunno scorso e fino a dicembre le riunioni con l'Ufficio di piano operativo hanno riguardato proprio l'analisi delle osservazioni, per comprendere e classificare le casistiche proposte e trattarle il più possibile in forma uniforme. Sono 960 osservazioni protocollate, ma considerato che quelle degli enti sono spesso multiple, il numero totale delle osservazioni supera il migliaio.
Con il nuovo documento entra nel pieno la fase di valutazione delle osservazioni, che potranno così essere ammesse alla discusse nella commissione consiliare urbanistica. I temi affrontati dalle linee guida riguardano la correzione di errori materiali e refusi, le modifiche alle zonizzazioni, le opere pubbliche e servizi, schede norma per aggiungere, rimuovere o modificare l'esistente, quadro conoscitivo, quadro geologico tecnico e nuova edificazione.
Ma è nella parte dedicata alle norme tecniche di attuazione che sono state inserite le disposizioni più corpose ed incisive riguardanti gli obiettivi da perseguire. In dettaglio: la semplificazione normativa, il miglioramento delle norme per facilitare la riqualificazione funzionale, l’efficientamento energetico, favorire il recupero delle grandi volumetrie prevedendo maggiore flessibilità delle destinazioni d'uso, l'introduzione della possibilità di valutare anche dopo l'approvazione del Piano operativo se un edificio o una parte di esso sia storico o meno attraverso la presentazione di adeguata documentazione, ammettere l'ampliamento delle attività produttive esistenti, chiarire in modo inequivocabile l'interpretazione di passaggi normativi che possono essere ambigui e complicare gli iter autorizzativi.