Alberto Veronesi non è soltanto un uomo che ha voluto cimentarsi con la politica. E', soprattutto e al di là di certe sue dichiarazioni estemporanee, una bella persona, onesta, pulita, corretta, un musicista che vive in un mondo lontano anni luce dalle meschinità e dalle schifezze della politica romana. Così, quando ha letto il post di Carlo Calenda dove lo definiva un incapace ma vi rendete conto? - ha preso carta e penna, si fa per dire, e gli ha risposto di getto. Ecco cosa ha scritto il maestro e diciamo che se noi fossimo stati al suo posto, ci saremmo andati giù molto, ma molto più pesanti. Con chi signore non è, dimostrarsi signore è sciocco e inutile:
Calenda dice che sono un incapace. Parla uno che ha dimostrato il minimo storico di credibilità: in campagna elettorale ha cancellato il comizio di Lucca e gli incontri con il mondo produttivo lucchese mezz’ora prima dell’orario previsto. Parla uno che ha utilizzato Alberto Veronesi per prendere il 3,7 per cento del consenso e poi voleva mettere un suo uomo in giunta con Raspini, come al mercato dei capponi. Parla uno che ha fatto la corte a Mario Pardini come candidato di Azione e oggi dice che lo stesso Pardini è il peggiore fascista. Parla uno che ieri diceva che sono la persona migliore del mondo e oggi dice che sono un incapace. Parla uno che predica la coerenza contro i 5stelle e poi vota la Raggi a presidente Commissione Expo a Roma. Ma capisco la trattativa per qualche collegio a Roma ha la priorità su tutto. Non dubito che lo vedremo presto a Lucca sul palco a sostenere il sindaco che prima Azione mi diceva di contrastare. Mi spiace avergli rovinato la festa.