Caos per i concorsi pubblici annullati a seguito dell'ultimo Dpcm. Cobas si appella e chiede dunque con forza "L'immediata assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, circa 70mila, con tre anni scolastici di servizio attraverso un concorso per soli titoli di studio e attività, di tutti coloro che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno e la previsione di un percorso di assunzione, il raddoppio dei posti previsti per il concorso ordinario, l'immediato pagamento degli stipendi per tutti i supplenti attualmente in servizio e lo sblocco dei cosiddetti contratti Covid già promessi".
Il motivo che ha spinto tali richieste è il fatto che l'annullamento dei concorsi pubblici ha destato diverso caos: "Fino a una settimana fa il fatto che la pandemia stesse peggiorando veniva del tutto ignorato e la decisone di proseguire con le prove ordinarie e straordinarie abilitanti ha portato a mettere a rischio la salute di migliaia di precari che poi da un giorno all'altro, già in procinto di trasferimento si sono visti tutto bloccare - spiegano - A questo si aggiunge poi il fatto di aver inserito il personale a distanza di settimane dall'inizio delle lezioni con motivazioni ai limiti del grottesco, quali la mancata copertura finanziaria che ha portato il Miur a intimare gli uffici scolastici d bloccare le assunzioni".
Un fallimento, così lo descrivono i Cobas che "Può essere risolto solo facendo un passo indietro - concludono - I fortunati firmatari dei contratti per i posti Covid si sono sì visti riconoscere il diritto al mantenimento del posto di lavoro, riscontrato comunque notevoli ritardi nei pagamenti sugli stipendi di ottobre. C'è bisogno di insegnanti stabile su ogni ordine e grado e che ai precari venga riconosciuto il proprio diritto alla stabilità e dignità lavorativa".
"Concorso e posti Covid: un caos che doveva essere evitato"
Scritto da Redazione
Politica
13 Novembre 2020
Visite: 48