Anno XI 
Mercoledì 23 Ottobre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
04 Febbraio 2020

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Si è svolta, nella seduta tenutasi nella serata di ieri presso la sala consiliare di Palazzo Santini, una discussione generale del consiglio in cui si è avuto un ampio dibattito. I consiglieri infatti, partendo dalla necessità di modificare la struttura di Gesam, hanno affrontato vari tipi di tematiche, in particolare la struttura delle partecipate comunali, con una attenzione specifica alla loro storia.

"Sono state fatte - ha spiegato Cantini (Lucca Civica) - due commissioni abbastanza lunghe. Ci sono stati elementi che hanno portato ad una valutazione complessiva che credo sia la via maestra. L'imput che ha dato l'amministrazione è quello di salvaguardare la località dell'azienda e le attività che la stessa azienda sta portando avanti. L'azienda tuttora vive una situazione florida ed è necessario che questo prosegua".

È poi brevemente intervenuto il sindaco, Tambellini: "Propongo un emendamento che vada a salvaguardare i lavoratori: il rapporto di lavoro dei dipendenti ha da proseguire qualsiasi siano le azioni future in cui si troverà ad essere coinvolta la nuova società".

Ad attaccare l'amministrazione ci ha pensato il consigliere leghista Giovanni Minniti: "Manca a questa seduta - ha scandito il rappresentante del centrodestra - consiliare un prete. L'amministrazione Tambellini sta adottando scelte sbagliate nei confronti di una società che ha sempre prodotto utili per la società civile. Siamo qui a studiare un piano attraverso cui il comune di Lucca possa alienarsi da una società, prospettabdo un partnerships con Toscana Energia. E perché mai dobbiamo uscire da una società che ha sempre prodotto utili? Dite che è impossibile camminare da soli? Sbagliate".

"Il settore della distribuzione del gas - ha spiegato Minniti - è un servizio pubblico essenziale: occorre salvaguardare posti di lavoro locale in un contesto in cui gli stessi sono a rischio, nel momento in cui si deve riconfigurare una società. Una società che deve essere difesa con il coltello tra i denti. Questa situazione è nell'interesse soprattutto del settore imprenditoriale, certo non in quello del pubblico cittadino". Ha risposto a Minniti lo stesso Cantini: "La delibera serve proprio a evitare situazioni critiche per questa società. Il mantenimento degli utili è focale. Dice che le gare non sarà mai fatta, quando alcune gare sono già state compiute ed aggiudicate. Inoltre la scissione di Gesam gas è richiesta dalla legge. Capisco che ad alcune parti politiche le leggi non piacciano: noi invece ci teniamo particolarmemte".

"Perdere il possesso di uno strumento cosi utile e funzionale è un danno - ha sottolineato il consigliere Enrico Turrini di Siamo Lucca - bisogna fare in modo ed in maniera che la partecipazione del comune di Lucca sia il più alta possibile. Se si riuscisse nella trattativa di avere il 51 per cento di questa società sarebbe opportuno: dopo i primi cinque anni possono ripresentarsi problemi occupazionali, di menagement e di pagamento dell'ente. Nei primi cinque anni chi ha la maggioranza può fare quello che vuole. Adesso è il momento in cui occorre far valere la nostra quota, anche, se c'è bisogno, tirando fuori i soldi necessari".

"Voglio ripartire, per far chiarezza, da un dato: ovvero da quando, nel giugno scorso, nell'occasione di una commissione sulle partecipate - ha detto il consigliere di Forza Italia, Martinelli - furono chiesti studi riguardanti le stradegiae aziendali di Gesam. Io dissi già allora che si sarebbe andati nella direzione in cui l'advisor avrebbe proposto l'entrata di Gesam in Italgas, con Lucca holding che sarebbe passata da una quota di maggioranza ad una quota di minoranza interna a tale holding. Quello che siamo chiamati ad approvare va esattamente nella direzione che io stesso avevo previsto. Nonostante il fatto che lammjnistrazione di ache non possiamo fare altrimenti un dispositivo legislativo (legge di bilancio 145/2018) ha dato la possibilità alle amministrazioni comunali di posticipare al 31-12-2021 le partecipate sottoposte a razionalizzazione. Non è vero che bisognava fare così in uniformità della legge Madia. Poteva esser seguita un'altra strada ma non c'è stata la volontà politica di seguirla. Non parteciperemo a questa votazione. Tambellini ha sempre detto di voler rimettere il consiglio comunale al centro: non è così che avviene in questo caso "

A questo punto c'è stato un botta e risposta tra maggioranza ed opposizione: il onsigliere Cantini ha attaccato:" Leggetevi la legge o fatevela spiegare". Turrini: "Fateci leggere questo pesseggio". Cantini: "Lo ha letto Martinelli". Martinelli: "Ho detto che era stato introdotto un nuovo riferimento normativo che deroga al 31-12-2021 l'obbligo di vendita. La normativa dunque dava la possibilità di non vendere subito, ma di posticipare il tutto". Assessore Lemucchi: "La normativa a cui fa riferimento è stata promulgata quando la gara era già in corso. Lei ha già prodotto una interrogazione su questo, io le ho già prodotto determinati pareri legali. Se vuole possiamo replicare".

Per placare il dibattito è intervenuto il primo cittadino, Tambellini: "Riassumiamo l'intera questione che riguarda le società partecipate: voglio ricordare la corta vendita di farmacie comunali, dove siamo rimasti con il 25 per cento in concessione trentennale: troveremo sul bilancio delle farmacie il prezzo di vendita diluito negli anni con tutto ciò che ne ha conseguito. Abbiamo forse ottenuto un residuo controllo sulle attività delle farmacie? Questo certo non è un elemento ascrivibile a questa giunta. E PoloFiere? Io lo definii un inghiottitoio di denaro: cosa hanno avuto la capacità di mettere in atto celebri personaggi che hanno avuto, a suo tempo, in mano PoloFiere? Noi vi abbiamo rimesso ordine. Ed era corretta la suddivisione del verde in tre settori? E il mondo Gesam: gli era stato affidato tutto e di più. Hanno gestito non solo i cimiteri, ma anche i funerali".

"Questo - ha proseguito Tambellini - perché una parte operativa di tale ente gestiva anche le pompe funebri. Era una cosa sensata e corretta all'interno di una società partecipata da un privato? Ci è capitato di venire a capo di situazioni complesse, che dovrebbero anche essere approfondite: la razionalizzazione ha portato ad una ampia pulizia. Abbiamo compiuto un'opera di risparmio, compiendo un lavoro importante. E così è stato per il Comix: facciamo tutto da noi. E vi prego, però: raffrontate ciò che è accaduto in precedenza con ciò che è accaduto in questi anni. Possibile che una stampa solerte non prenda mai in considerazione ciò che è avvenuto all'interno della società partecipare? Il comune di Lucca è stato uno dei primi comuni in Italia a togliere di mezzo Equitalia, attraverso un sistema di dialogo tra utenza ed amministrazione: la holding servizi che ha garantito una equità che forse andava anche contro il. Suo stesso interesse. Ricordo inoltre che da parte di Gesam si immaginava di sostituire le prese dappertutto. Era una situazione che valeva una varcata di quattrini. Come comune non avremo la necessità di occuparsi di servizi che tocchino effettivamente i cittadini? Se il consiglio comunale vorrà dedicare una seduta a queste ed altre fattispecie per parlarne sarò assai lieto di questo".

"Grazie al sindaco di questa ricostruzione storica. Sono convinto - ha argomentato Turrini - che per non sbagliare in futuro bisogna fare riferimento a ciò che è stato nel passato. Ma non c'eravamo noi". Bindocci: "Sono d'accordo sul fatto che siano state fatte cose buone sulle partecipate. Sulle farmacie e su Lucca Fiere sono state messe apposto molte fattispecie e ve ne do atto. Questo è, a parer mio, indubbio. Occorre che ci sia tuttavia la possibilità di interloquire su questo percorso, e non prendere per buono unicamente lo studio dei tecnici. A me va benissimo fare questo consiglio comunale sulle partecipate. È ovvio che bisogna provare a salvaguardare gli interessi pubblici. Non mi è piaciuta la gestione della comunicazione: credo che le informazioni che devono essere condivise con i consiglieri debbano essere loro in mano. Non a tempo, in mano. E lo dico al di là della questione, su cui sono sostanzialmente concorde". Il consiglio si è poi concluso con il licenziamento favorevole della mozione.

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