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Mercoledì 23 Ottobre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
22 Febbraio 2020

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Si celebrerà un compleanno speciale nel 2020: i duemiladuecento anni dalla fondazione della colonia latina di Lucca.

Se ne è parlato nella tarda mattinata di stamani nella Sala degli Specchi di Palazzo Orsetti con gli assessori alla cultura e alla memoria storica Stefano Ragghianti e Ilaria Vietina insieme
all' archeologa Elisabetta Abela.

L'amministrazione comunale ha in programma tanti eventi a partire dai prossimi mesi. Tra essi convegni, conferenze, incontri e itinerari più specifici improntati sull' aspetto scientifico, divulgativo e didattico. E sempre a proposito di divulgazione un ruolo significativo sarà svolto da " Lucca Experience", il documentario realizzato nel 2019 dal regista Antonio Nardone. In attesa invece un nuovo documentario che riguarderà principalmente le ultime acquisizioni della ricerca archeologica e la pubblicazione di un volume cartaceo. Importante anche la mappa di Lucca romana, ovvero uno dei principali strumenti didattici che illustrerà la città romana ai giovani.

"É importante che Lucca ricordi questo momento perché è un passato glorioso" commenta l' archeologa Elisabetta Abela, che ha raccolto l' attenzione della città e di varie istituzioni intorno al tema delle origini. Se si scende nei palazzi lucchesi si nascondono ancora delle strutture intatte o se non intatte conunque polverose. E qui viene citato un fatto di due giorni fa. Un privato cittadino contatta l' archeologa per comunicarle di aver visto nella cantina del palazzo dei blocchi di calcare pensando che fossero le Mura e lo erano per davvero. Elisabetta Abela sottolinea e precisa che negli ultimi anni l'atteggiamento dei cittadini é profondamente cambiato perché c è una sensibilità e un amore diverso. Una volontà di riappropriarsi del passato. Tante le iniziative dei privati " che si assumono delle spese notevoli per poter valorizzare questi spazi del passato nelle loro case".

"Interessante sarebbe organizzare un itinerario tra questi spazi che normalmente non sono aperti al pubblico. Creare un itinerario sotterraneo, insomma. L' intento non è quello di conservare o di musealizzare e tenere tutto sottovuoto ma "vivere continuamente questo passato che ci parla". "Insieme a Susanna Bianchini (su incarico della Soprintendenza) - prosegue
l' archeologa - stiamo lavorando alla catalogazione di tutti i reperti trovati a Lucca oltre a riorganizzare il deposito archeologico contenente tantissimi casse di resti antichi."
In sintesi: si tratta di un patrimonio che ha la città, un patrimonio dello Stato ma soprattutto un patrimonio della nostra storia".

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