Si è svolto ieri, senza la presenza di Coima e Fondazione CRL nonostante la richiesta delle opposizioni, il consiglio straordinario sul recupero della ex Manifattura. Tra le file dell'opposizione il più duro è Fabio Barsanti: "Il soggetto privato avrebbe dovuto spiegare in aula le contraddizioni del progetto, e l'Amministrazione si è arrampicata sugli specchi".
"Sul futuro della ex Manifattura Tabacchi la maggioranza è in palese difficoltà - dichiara in una nota il consigliere Barsanti - e ciò è emerso in modo limpido nella seduta di ieri. Nè il sindaco né i dirigenti hanno chiarito cosa e, soprattutto, come un soggetto privato intenda recuperare la parte sud del complesso. È inaccettabile che chi rappresenta migliaia di cittadini non abbia avuto un'illustrazione decente del progetto, così come non è ammissibile limitare la discussione al project financing per la realizzazione dei parcheggi e della piazza sopraelevata senza entrare nel merito del contributo pubblico che il Comune intende dare a Coima attraverso la cessione della quasi totalità degli edifici ad un costo molto basso. Il sottoscritto avrebbe voluto sapere dai diretti interessati qual è la volontà, quali gli interessi, quali i rapporti con la Fondazione, ma ciò non è stato possibile".
"La percezione, dopo la discussione in aula - prosegue il consigliere di opposizione - è che la giunta si trovi in forte imbarazzo di fronte ad un progetto presentato da un attore molto influente ancor prima della messa a gara. Il lungo e confusionario intervento del sindaco e il silenzio sia dell'assessore Mammini come di tutta la maggioranza ad eccezione del solo capogruppo PD, lascia immaginare che le contraddizioni del progetto siano state rilevate anche dalla sinistra".
"Quali garanzie ci sono sulla concessione del baluardo San Paolino? - continua la nota - Il Comune ha fatto bene i suoi calcoli di fronte alla cessione dei parcheggi di Cittadella e di via del Pallone? Quali garanzie abbiamo sulla gestione di tutti gli edifici del complesso che andrebbero in mano privata? Con quali modalità verranno allineati dal privato? Tutti quesiti di fronte ai quali la maggioranza annaspa e non ha le idee chiare. La possibilità di speculazione privata e di cessione della Manifattura come unica soluzione - conclude Barsanti - è la conferma dell'assenza di idee su un recupero pubblico o a vocazione pubblica del complesso. Così come per ex caserma Lorenzini, Mercato del Carmine, Pulia e Bacchettoni, la giunta Tambellini ha fallito nel rilancio della città. Mi auguro che, nel tentativo di limitare i danni di questo evidente fallimento, non regali ai privati la Manifattura come ultimo maldestro tentativo di aver recuperato almeno un contenitore strategico".