I capigruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana e Comune di Lucca, Vittorio Fantozzi e Lido Fava, intervengono sulla questione del Gay Pride a Lucca. "Abbiamo letto di tutto in relazione al Gay Pride a Lucca. Fermo restando che siamo ovviamente a favore della libera manifestazione di ogni pensiero e convinzione, ci pare che la questione sia stata notevolmente strumentalizzata e riempita di significati ben diversi da quelli che dovrebbero animare un evento di questo tipo. Noi non siamo favorevoli alla rappresentazione molto caricata dei diritti delle persone, perché, a nostro avviso, allontana molti cittadini invece che indurli alla riflessione su un problema molto serio, come quello del diritto per chiunque di vivere la propria sessualità in modo libero e consapevole. Probabilmente, più che in Italia, di certe prese di posizione e di certe sensibilizzazioni ce ne sarebbe bisogno nei Paesi dove essere omosessuali significa rischiare la vita ogni giorno, e a loro va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno; ma prendiamo atto che è così. Qui, che certi problemi non ci sono, diventa una grande festa dove ognuno si sente libero di "epater les bourgeois" nel modo più spinto possibile, non facendo un gran servizio ai principi di giustizia e uguaglianza, che fatalmente passano in secondo piano. Per questi motivi non crediamo sia opportuno lo svolgimento di questa manifestazione a ridosso delle festività religiose della Santa Croce, dove la comunità religiosa si raccoglie in un momento spirituale di grande significato che comunque contamina positivamente chi non è altrettanto devoto. A Lucca il Gay Pride, o qualcosa di simile, c'è stato con Fazzi Sindaco; poi ci pare che non ci sia stato più. Al netto di una cattiva memoria storica, rileviamo quindi che si sceglie Lucca per il Gay Pride solo quando c'è il centrodestra alla guida del Comune. Una coincidenza, oppure c'è altro?"