"Registriamo tantissime lamentele - esordisce - sull'amministrazione uscente e, poi, in pochi vanno a votare, perché? Perché a Pistoia i cittadini vanno a votare e a Lucca no? Il 10% di differenza nei dati dell'affluenza non è un dettaglio, visto che abbiamo lavorato su contenuti importanti e ci siamo confrontati con i cittadini, pur partendo forse in ritardo rispetto al candidato del Centrosinistra. Ora, però, la partecipazione al voto è ancora più determinante, perché ci giochiamo i prossimi dieci anni della vita della città. Pistoia dimostra che cambiando amministrazione i risultati arrivano, le persone apprezzano e tornano volentieri alle urne. Il sindaco Tomasi ha saputo lavorare bene sulle periferie, convincendo anche i residenti delle zone più marginali: una città va governata nel suo complesso e in maniera inclusiva. La sfida, al secondo turno, sarà anche quella di battere l'astensionismo, il rifiuto alla partecipazione figlio di una sfiducia complessiva nella politica e nelle istituzioni. Quella del ballottaggio è una partita aperta e vogliamo giocarcela fino all'ultimo voto".
"Si tratta di capire - conclude - come riunire le forze che condividono con noi un giudizio negativo sull'immobilismo di questi ultimi dieci anni, che ha condannato Lucca alla marginalità e, nel rispetto delle peculiarità di ciascuno, che hanno visioni simili alla nostra, identificabili negli slogan "liberare le energie" e "il declino non è un destino". Una coalizione ampia e plurale e un candidato Sindaco preparato e determinato hanno consentito di raggiungere al primo turno un risultato che ci pone assolutamente in partita per far tornare Lucca alle sue tradizioni cattoliche, liberali e nazionali. Serve il massimo sostegno a Pardini così da restituire a Lucca il buongoverno del Centrodestra".