Francesca Fazzi nata a Lucca nel 1961 è laureata in Lettere con il massimo dei voti (con lode) presso l'Università degli Studi di Pisa con una tesi sul teatro del Rinascimento. Editrice, la sua attività inizia nella casa editrice Maria Pacini Fazzi (fondata dalla Madre Maria alla fine degli anni 60), già durante il suo percorso universitario attraverso la essa in opera, la cura e la promozione di collane nate all'interno del suo percorso di studi: "L'Unicorno. Collana di testi e critica letteraria" diretta da Luigi Blasucci; "Morgana. Studi e testi rinascimentali", diretta da Lina Bolzoni; "Voci di Repetorio, piccola collana di testi teatrali italiani" diretta da Angela Guidotti. All'interno della casa editrice fondata dalla madre Maria Pacini della quale è attualmente socia e nella quale lavora dal 1988 ha maturato esperienze partendo dalle prime esperienze nel campo della redazione, che della promozione e direzione editoriale. Nel 2016, in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione della Casa editrice ha promosso la Collana Italiane, ideata e diretta da Nadia Verdile, dedicata alla valorizzazione delle figure femminili nella storia italiana, giunta oggi alla edizione di 15 titoli.
"Ringrazio Francesca Fazzi per questa sua preziosa disponibilità – afferma il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – Il nostro Paese da anni sente il bisogno rinnovare la politica con una nuova classe dirigente competente, preparata in grado di affrontare la complessità dei problemi attuali e di avere visione e prospettiva per il futuro della nostra società. Francesca Fazzi è un'imprenditrice di successo, una personalità impegnata da anni a promuovere la cultura del nostro territorio, che conosce in modo approfondito e capillare, un editore che ha intessuto negli anni importanti relazioni nazionali e internazionali continuando ai più alti livelli la tradizione familiare nell'editoria tutta al femminile. La sua candidatura rappresenta un'opportunità capace di raccogliere l'interesse e il consenso di tanti cittadini lontani dalla politica che di Francesca conoscono l'operosità e le capacità. Una donna che rappresenterà nel miglior modo Lucca e la sua provincia. A lei il mio sostegno e il mio in bocca al lupo per questa impegnativa avventura".
"Ringrazio tutti quelli che hanno concorso alla proposta di una candidatura che interpreta al meglio il messaggio del Partito democratico: aprirsi, cercare elementi di novità, qualità e competenza – commenta Marco Remaschi assessore regionale all'agricoltura - Francesca Fazzi è l'espressione di un vero grande rinnovamento, il partito non ha bisogno di obbedienza ma di persone portatrici di visioni diverse che rispecchino al meglio la nostra società. La disponibilità di Francesca è molto apprezzata e offre al partito un'opportunità di crescita".
"Conosco Francesca Fazzi da quando sono sindaco e di lei ho apprezzato subito una grande intraprendenza, unita alla voglia di fare rete tra realtà diverse, anche piccole, e di mettere al centro esperienza, ingegno e solidarietà femminile, elementi caratterizzanti della sua storia – afferma Sara D'Ambrosio sindaco di Altopascio - Esperienza, ingegno e solidarietà sono tre punti centrali oggi, necessari come non mai per offrire al nostro Paese, ai nostri territori, alle nostre comunità punti di riferimento certi su cui costruire una reale ripartenza. Servono competenza e capacità di ascolto, radicamento territoriale e sguardo rivolto verso il futuro, per impostare politiche che possano determinare un reale cambiamento nei prossimi 5, 10, 20 anni. Il Pd ha tanto da cambiare, deve aprirsi, per far entrare nuove idee, nuove forze. Per fare questo ci vogliono anche persone nuove come Francesca, che si mettono in gioco in prima persona per il proprio territorio, che ci credono e credono nella possibilità di trasformare la propria esperienza, la propria conoscenza e il proprio entusiasmo in un valore aggiunto, non solo per il partito, ma per ogni singolo cittadino".
"Ho accolto con grandissimo entusiasmo questa proposta. Francesca Fazzi è una persona pronta e molto motivata a impegnarsi in una battaglia difficile e importante – dichiara Andrea Bonfanti sindaco di Pescaglia - la regione Toscana è stata amministrata bene ma questo lavoro deve essere tradotto e articolato sui territori. C'è bisogno di persone che riescano a mobilitare sensibilità differenti, il Paese ha bisogno di amministratori competenti, responsabili e fattivi non di politici che aizzano le folle senza fornire risposte adeguate alla complessità. Darò il mio contributo perché il partito accolga questa preziosa disponibilità"
"Trovare disponibilità dentro e fuori il PD per costruire una lista che sarà impegnata in una sfida difficile arricchisce molto il nostro lavoro – dichiara il sindaco di San Romano in Garfagnana Raffaella Mariani – Francesca Fazzi non rappresenta solo una candidatura di 'genere' ma di competenza e dimostra la capacità di ascoltare e rispondere alle diverse componenti della nostra società".
"Sono rimasta molto colpita dall'entusiasmo contagioso espresso da Francesca Fazzi per questa candidatura - dichiara Elisa Anelli sindaco di Villa Basilica – in questa nuova impresa sono fondamentali due parole: conoscenza e competenza. Francesca possiede entrambe e da donna sono molto felice della sua disponibilità perché è una persona che, anche grazie al suo lavoro, possiede una visuale del nostro territorio davvero completa . In una fase della nostra storia davvero complessa, potrà rappresentare una risorsa importante per elaborare risposte ai complessi problemi della nostra società".
"Il nostro partito è ricco di complessità ma siamo chiamati ad andare oltre e cercare anche sul nostro territorio le migliori energie per tornare a parlare agli elettori attraverso candidature autorevoli – ha dichiarato Francesco Battistini presidente del Consiglio Comunale di Lucca – La candidatura di Francesca Fazzi asseconda la richiesta esplicita fatta da Nicola Zingaretti, da Simona Bonafè e dal candidato presidente Eugenio Giani: uscire dal recinto del partito, trovare personalità capaci di rinnovare il dialogo fra partiti e cittadini".
"Nell'ambito del lavoro che il Partito democratico lucchese sta portando avanti nei suoi diversi livelli e articolazioni in preparazione alle elezioni regionali, la disponibilità alla candidatura di Francesca Fazzi è una notizia molto positiva per il nostro campo politico e un valore aggiunto per la squadra PD, nel rispetto del percorso che gli organismi decisionali dovranno compiere per la definizione delle candidature - afferma Renato Bonturi, segretario dell'unione comunale del Pd di Lucca - Si tratta di una personalità autorevole e riconosciuta, che risponde alla necessità di apertura dei partiti alla società, al mondo del lavoro e delle professioni, e rappresenta un segnale di vitalità per la politica che deve saper guardare oltre i propri schemi tradizionali. Oggi più che mai è importante dialogare con quei settori della società che non si riconoscono più in una destra che ha rinunciato completamente alle istanze liberali e riformatrici a favore di un messaggio semplificatorio, intollerante e violento".
Queste le parole di Francesca Fazzi:
"Per prima cosa voglio ringraziare il PD per questa richiesta di mia disponibilità alla candidatura che leggo non solo come una grande fiducia nei miei confronti ma soprattutto come un segnale forte che concretizza qui a Lucca il cambiamento richiesto dalla segreteria nazionale nel senso dell'apertura della politica alla società civile: mi auguro che saranno in tanti, come me a mettersi in gioco.
Non ho mai avuto tessere di partito, non sono mai stata però ferma alla finestra a guardare. Mettersi in gioco per mettersi a disposizione, ci sono momenti in cui farlo è un dovere civile e morale. Aver detto sì per me significa questo.
Stiamo vivendo un tempo, non episodico, di grande difficoltà. Non è solo un'emergenza sanitaria, è un terremoto sociale oltre alla profonda crisi economica che le famiglie e le imprese già stanno vivendo.
La politica ha il compito di guidare il cambio di rotta. Deve essere pronta a dare risposte a breve e a lungo termine anche rinnovando coraggiosamente le proprie prospettive. È compito della politica, di chi ci mette la faccia e sceglie l'impegno, fare. Inutile e dannoso, soprattutto facile, cavalcare il crescente malcontento.
Non segnare il passo ma fare. Nella mia vita professionale questo adagio è la quotidianità. Questo è il principale motivo che mi ha spinto verso un impegno diretto.
Così, in un tempo storico in cui la politica sembra essere reietta e artatamente trasformata nel luogo del male, ho scelto di dare il mio contributo perché credo che fare politica sia un dovere civile e un impegno a cui tutti dovremmo rispondere. Così, fuori da ogni logica di campanile (quali che essi siano), richiamandomi ad un senso alto della politica, come espressione della polis, ho deciso di esserci portando l'esperienza mia che è quella della società civile alla quale appartengo. La mia attività di imprenditrice, e imprenditrice in un settore così particolare come quello della piccola editoria libraria, credo costituisca un osservatorio privilegiato nei confronti della società, credo che la proiezione in ambito regionale di questa vicinanza e conoscenza del territorio possa rendermi una rappresentante credibile per i valori e gli interessi della città e del territorio. Territorio al quale non ho mai guardato con ottica provinciale, nella continuità con una antesignana filosofia local che mia madre intuì rendendo Lucca e il territorio i temi portanti del nostro catalogo editoriale.
La valorizzazione e la presenza di Lucca in Regione sono un obiettivo necessario da perseguire. Il mio mondo imprenditoriale nasce e cresce con la cultura ed è a questa che volgo lo sguardo pubblico; penso al patrimonio ineguagliabile che questo territorio possiede ed esprime, da Puccini e alla vocazione musicale della città capace di produrre eventi di richiamo internazionale, da Lucca Classica al Summer Festival, grandi eventi di richiamo internazionale come Lucca Comics, dalle Mura all'Archivio Storico diocesano, patrimonio Unesco, alla recente acquisizione grazie al carbonio 14 della datazione del Volto Santo che lo rende una o forse la statua lignea più antica dell'occidente datandola all'ottavo secolo; penso all'innata e coltivata imprenditorialità dei Lucchesi tutta da valorizzare e che la buona politica deve sostanziare concretamente. Lucchesi che sono capaci di inaspettate aperture, che sono artefici di tante attività e penso, una tra tante, al fiore all'occhiello dell'imprenditoria lucchese, l'eccellenza del distretto cartario, all'avanguardia anche per la rinnovata sensibilità ecologica.
Cultura e impresa, impresa e cultura. Grandi temi di promozione valorizzati in questa tornata elettorale anche dal profilo di un Presidente quale è Eugenio Giani, che ha fatto della cultura dei territori uno dei suoi tratti distintivi; temi che non possono essere lista di possibilità future, ma oggetti concreti di un'agenda operativa e dialogare in una prospettiva ampia con le grandi scelte, che sono grandi opportunità, ambientali ed ecologiche che dialogano nella società con sensibilità nuove e crescenti, attente all'ambente e agli animali. Temi che devono essere incoraggiate da una politica attenta alla difesa delle risorse, dall'attenzione alle crescenti sensibilità animaliste alla ottimizzazione dei trasporti e della viabilità, alla digitalizzazione, all'educazione permanente. Ma anche
Da ultimo, ma non per ultimo, il mondo femminile.
Chi mi conosce sa che per me la promozione della donna, come persona e come portatrice di pensieri e valori specifici, è una scelta di vita. L'uguaglianza formale esiste, quella sostanziale no. Siamo in conferenza stampa, chi è qui lo sa per esperienza che, per esempio, nei quotidiani ci sono brillantissime giornaliste, ma le direttrici sono pochissime. Nelle Università tante ottime ricercatrici e docenti ma le direttrici di dipartimento e le rettrici sono mosche bianche. In banca è la stessa cosa. Le discriminazioni che vive il mondo femminile sono molto più complesse di questa mia esemplificazione ma di queste la politica, sempre quella al servizio della persona e del territorio, si deve occupare, deve farlo in maniera risoluta.
Il futuro chiede delle risposte nelle quali la politica dell'ascolto sia la necessaria premessa a quella del fare nell'interesse dei territori e dei cittadini.
Io ci credo. Fermamente. Mi impegnerò con serietà".