Ha deciso di prendere la parola circa lo scontro tra il sindaco Pardini e il consigliere Bianucci in consiglio comunale anche Maurizio Franceschi, presidente di Sinistra Con: “Il sindaco Pardini ha confermato che lo scorso primo giugno, presso uno spazio all’interno dello stadio Porta Elisa, si è svolto un evento pubblico organizzato dal gruppo ultras di estrema destra della Lucchese Quei bravi ragazzi, in cui è intervenuto a sorpresa in video collegamento il latitante e pluripregiudicato Andrea Palmeri, picchiatore fascista, volto noto in città per gli episodi di grave violenza avvenuti soprattutto nel corso degli anni Duemila, attualmente latitante nel Donbass, esponente della peggiore tifoseria che una squadra di calcio possa immaginare”, esordisce infatti in una nota stampa Franceschi.
“Senza alcun imbarazzo, il sindaco ha anche ammesso di essere a conoscenza del fatto che all’evento era presente l’assessore allo sport Fabio Barsanti- prosegue- Con profondo rammarico e preoccupazione apprendiamo che il sindaco di Lucca non solo non ha speso alcuna parola per condannare quanto accaduto all’interno di uno spazio pubblico alla presenza di tifosi, di cittadini, di famiglie e, fatto tutt’altro che secondario, di rappresentanti delle istituzioni, ma ha anche dichiarato che sarebbe egli stesso andato all’evento, se solo avesse potuto”.
In seguito al botta e risposta avutosi in consiglio tra i consiglieri di opposizione e il primo cittadino, ha preso piede sui social, dichiara ancora il presidente di Sinistra Con, una “girandola di interventi sguaiati” che hanno visto protagonista lo stesso Palmeri, il quale ha rivolto al consigliere Bianucci “inaccettabili frasi omofobe”.
“Quanto avvenuto ci restituisce l’immagine di un sindaco totalmente impegnato nel sostegno e nella difesa degli esponenti e delle discutibili iniziative dell’estrema destra lucchese, abdicando al ruolo, tutto millantato, di esponente moderato della Lucca bene- prosegue a denunciare la nota- Lucca, per la storia che vanta, meriterebbe un sindaco pronto a denunciare e stigmatizzare gli eventi del Porta Elisa, capace di prendere le distanze dal comportamento censurabile dell’assessore Barsanti, tanto autorevole da incalzare la società Lucchese 1905, concessionaria dello spazio, chiedendo immediati chiarimenti, attento alla tutela del buon nome delle istituzioni e di chi le rappresenta, senza distinzione politica, condannando le frasi omofobe rivolte al consigliere Bianucci da Palmeri. Eppure, al contrario, assistiamo all’ennesimo episodio di vergognosa subalternità ai desideri fascisti, consumato sullo sfondo di un clima politico avvelenato da un linguaggio irrispettoso, violento e omofobo”.
“Lucca merita altro- conclude Franceschi- È il momento che la città di Don Aldo Mei, Roberto Bartolozzi, Gaetano Lamberti, Pietrino Piegaia, Guglielmo Bini, Giuseppe Lenzi, Alberto Mencacci, Alfonso Pardini, insieme a tanti altri antifascisti che hanno pagato con la propria vita la difesa della libertà e della democrazia, reagisca con forza a queste derive. Esprimiamo piena solidarietà a Daniele Bianucci, e rivolgiamo un appello all'unità e alla responsabilità di tutte le componenti democratiche, repubblicane, antifasciste affinché si pongano a presidio invalicabile contro ogni rigurgito fascista e in difesa dell’onorabilità della città di Lucca”.