"Lucca è stata svenduta". Comincia così una nota stampa con cui la presidente del circolo Fratelli d'Italia "I borghi di Lucca" passa in rassegna tutto ciò che l'amministrazione Tambellini ha fatto nel corso dei suoi due mandati.
"Ultimamente - sottolinea - sui giornali abbiamo letto con stupore e un pizzico di 'orgoglio' la notizia che il comune ha un buon equilibrio di cassa e che i fornitori vengono pagati con puntualità. Di questo siamo davvero tutti contenti, ma, se aver raggiunto questo obiettivo è lodevole, allo stesso tempo c'è da restare stupiti per le auto incensazioni che gli amministratori locali si sono dati da soli".
La nota stampa, poi, si sofferma sull'analisi dell'operato del comune: "In questi anni - prosegue - sono state cedute e chiuse molte attività e patrimoni pubblici a partire dalla società CLAP per il servizio di trasporti pubblici locale, dall'intero pacchetto di proprietà delle quote azionarie della società autostradale Salt, fino alla società Polis che è stata dismessa alienando la STU (società di trasformazione urbana) della città (che oggi, con la riqualificazione della Manifattura, poteva e doveva essere strumento efficace ed efficiente) e la cessione del cento per cento della società Gesam Gas e Luce". A tutto ciò, secondo Frigo, si aggiunge il fatto che più volte è stato diminuito il capitale sociale della Lucca Holding, depauperando la società di oltre 10 milioni di euro o più.
"Alla luce di questi fatti - affonda - è davvero incredibile che ci si possa fare un vanto e provare a dipingersi come amministratori credibili e presentabili agli occhi dei lucchesi, solo perché puntuali nei pagamenti, dato che il disastro e il depauperamento che in molti denunciavano con la guida della sinistra della nostra città si è avverato puntualmente. Tambellini e company - conclude - promettevano di ridare splendore e lustro a Lucca: questi fatti dimostrano che l'obiettivo non è stato raggiunto perché le mani lunghe di un sistema regionale predatorio sono arrivate fin qui per portare via ai cittadini, complici politici e amministratori, le nostre aziende, il nostro lavoro, il nostro denaro, il nostro patrimonio e, in parte, il nostro futuro".