"Sindaco per tutti ma non di tutti: dispiace che anche durante l'inaugurazione del sottopasso ciclopedonale alla stazione sia mancato il garbo istituzionale da parte dell'attuale amministrazione, che quando si tratta di riconoscere il lavoro, e i meriti, altrui o ricostruire le tappe di un'opera come quella in questione, progettata, finanziata e nata grazie alla passata amministrazione, preferisce il silenzio. Così due cose le diciamo noi: senza l'amministrazione Tambellini quest'opera non esisterebbe e sicuramente, ieri, la giunta Pardini in pompa magna non avrebbe avuto la gloria fuggevole di un ennesimo taglio del nastro frutto del lavoro altrui".
A dirlo sono le consigliere e i consiglieri del Partito Democratico: "siamo felici di vedere portato a compimento un importante progetto avviato anni fa e finanziato dai fondi PNRR, attirati dalla progettualità condotta dall'allora amministrazione Tambellini insieme agli uffici comunali. Eppure, una considerazione deve essere fatta: non si legge da nessuna parte che si tratta di un'opera ideata, finanziata e progettata dalla precedente amministrazione, quella più volte definita "immobile" e quella dalla quale si dovevano prendere le distanze e cambiare tutto. La stessa amministrazione che, a differenza dell'attuale, ha lasciato la sua firma su molte opere strategiche di cui l'attuale giunta in carica, non potendosi vantare di nulla di concreto, intende appropriarsi politicamente e comunicativamente".
"È il gioco inevitabile, comprensibile e normale dell'alternanza: chi subentra, inaugura cantieri lasciati in eredità da chi c'era prima. Meno comprensibile è che lo si faccia senza stile e con omissioni che rasentano la malafede. Che nessun si senta in dovere di raccontare la verità nei comunicati e nelle dichiarazioni ha dell'incredibile. Che nessuno, così sempre attenti al cerimoniale, riconosca la correttezza di invitare i consiglieri comunali tutti, quindi anche i rappresentanti dell'opposizione, a un momento che porta un servizio migliorativo per la città la dice lunga sulla trasparenza di questa giunta".
"Siamo di fronte al solito teatrino: opere additate come inutili, costose o inadatte, vengono oggi salutate come un felice traguardo raggiunto con lo sforzo collettivo e altre frasi fatte di questa portata. Va bene così: evidentemente i progetti proposti dall'allora amministrazione Tambellini erano davvero validi. Oggi ne abbiamo conferma, l'ennesima. Di fronte al vuoto di chi amministra, che dopo quasi tre anni non è ancora riuscito a raccontare che visione abbia e che programmi abbia per la città (a parte inaugurare opere provenienti dal passato)".