In attesa che il sindaco mantenga le promesse, a cominciare da quella di rimozione della statua orribile e sfregiata di fronte a piazzale Verdi, un vero e proprio obbrobrio che in vista del Lucca Summer Festival darà una pessima immagine della città, lo stesso ha letto una bellissima lettera ieri sera durante la seduta di consiglio comunale. La missiva è a firma di Vinicio Fruzzetti, il cittadino colpito e ferito con un coltello da tre disgraziati che non hanno scontato un solo giorno di carcere in questo paese di debosciati dove si condannano i giornalisti che cercano mdi rompere le scatole ai politici - ogni riferimento a cose e persone non è assolutamente casuale - e si tengono in giro persone potenzialmente in grado di uccidere e non solo. Ecco il testo integrale. A proposito: visto che i politicanti di destra e di sinistra scrivono sui social invece di rivolgersi ufficialmente ai mezzi di informazione, magari la buona educazione suggerirebbe di rispondere al telefono o, quantomeno, di richiamare se un pennivendolo vorrebbe chiedere una informazione: vero Placido e Pardini?
Ecco il testo della lettera:
Scrivo la presente, a seguito dell’evento delittuoso che mi ha colpito la sera del 15 aprile scorso, quando uscito per portare a passeggio il cane prima di coricarmi, venni affrontato da due persone armate di coltello, le quali manifestarono fin da subito la volontà di rapinarmi, aggredendomi frontalmente.
I fatti sono ormai noti, ho cercato con tutte le mie forze di reagire alla rapina, colpendoli ripetutamente con il mio ombrello, fino a che questo non si è rotto.
A questo punto ho subito una coltellata, diretta alla gola, che sono riuscito a parare con la spalla limitando i danni, poi i due energumeni hanno avuto la meglio, mi hanno spinto a terra e mentre uno dei due cercava di strapparmi il borsello, l’altro mi colpiva altre due volte nella spalla destra.
Consumata la rapina, sono fuggiti.
Esposti i fatti, mi sento in dovere Sig. Sindaco di ringraziare Lei e l’assessore Bartolomei che prontamente vi siete portati all’Ospedale S. Luca per sincerarvi delle mie condizioni.
Nei giorni successivi durante il mio ricovero in ospedale a causa dell’intervento che ho dovuto subire per ridurre gli effetti delle coltellate, unitamente al Capo Gabinetto non avete mai mancato di sincerarvi di persona sulle mie condizioni, anzi, Lei impegnato a Torino, mi ha chiamato al telefono per informarsi del mio stato.
Desidero inoltre ringraziare contemporaneamente tutti i componenti della Giunta e del Consiglio Comunale che nei giorni successivi al ricovero ho incontrato per strada e non hanno mancato di farmi avere la loro sincera solidarietà.
In un momento così drammatico per me e per la mia famiglia, sentire la vicinanza stretta delle Istituzioni è motivo di speranza per la ripresa che seppur lenta spero avvenga quanto prima.
Ho già ringraziato attraverso il Sig. Questore tutti i soccorritori, gli uomini e donne della Polizia di Stato che con abnegazione e spirito di servizio, in poco tempo hanno assicurato alla Giustizia gli autori del vile gesto e se oggi sono qui a raccontare le mie vicissitudini, lo devo in primis a Chiara, mia vicina di casa, la mia Samaritana, una Consorella della Misericordia di Lucca, che prontamente accorsa ha fermato la copiosa emorragia. Poi mio figlio Nicola, Infermiere del 118 che con estrema professionalità ha preso in mano la situazione salvandomi la vita.
Sarebbe mio desiderio che potesse leggere queste poche righe durante un Consiglio Comunale, affinché attraverso esse giunga a voi tutti la mia eterna gratitudine per il vostro comportamento caritatevole nei miei confronti, a Lei Signor Sindaco e Signori consiglieri, vi garantisco che certi atteggiamenti che ho da voi ricevuto, rimarranno per sempre scolpiti nella mia memoria.
Grazie e che anche a Voi tutti, 'Dio ne renda merito