Anno XI 
Venerdì 8 Agosto 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Carmelo Burgio
Politica
28 Agosto 2024

Visite: 1891

Da qualche anno pende in Parlamento un progetto di legge relativo alla possibilità, per imprese private italiane, d’impiegare personale nazionale all’estero per fornire sicurezza. La globalizzazione e la forte integrazione dei mercati hanno infatti reso vitale per molte categorie d’imprese la possibilità di recarsi all’estero, anche in aree a rischio. La capacità di accedervi influenza direttamente il successo economico, e imprese statunitensi, britanniche, francesi si sono attrezzate per rispondere alla richiesta di sicurezza, attingendo al bacino degli ex appartenenti a forze militari e di polizia – i cosiddetti contractors – che tanto fanno storcere il naso al perbenista italiano per i berrettini da baseball, gli occhiali scuri da saldatore ossi-acetilenico e l’andare in giro armati fino ai denti.

Per il perbenista di cui sopra sono sporchi mercenari, vituperati oltre misura, magari dimenticando che le situazioni di conflittualità internazionale in cui vanno ad agire son state create da persone fasciate di abiti di buon taglio, dalle scarpe lucide e la cravatta intonata alla camicia, per utilizzare una locuzione di Francesco De Gregori.

Oggi un’impresa che vuol inviare propri rappresentanti in Iraq, nel Sahel, in Iran, o in altri quadranti caldi del mondo – per commerciare, estrarre o costruire – deve affrontare questi ulteriori costi, affidandosi a corporations in grado di scortare e far da collegamento con le forze di sicurezza locali e con i warlords. Sono del resto quelle e questi che assolvono il compito di difendere fisicamente, ma onde evitare sorprese e rapimenti – lì tutto ha un prezzo e neppure troppo alto – qualcosa l’occidente deve metterlo in campo.

Oramai vi è un bel giro d’affari al riguardo, e ne traggono giovamento le imprese straniere di contractors. Quelle italiane sono escluse dalla spartizione di questa torta, in quanto oggi andare all’estero per lavorare recando delle armi equivale ad essere un mercenario. Intuitivo che ne risenta la bilancia dei pagamenti, in quanto le imprese italiane o non vanno, o pagano consorelle straniere per essere protette.

E tale rimarrà la situazione, perché il progetto di legge italiano è irrealizzabile. Il nostro benpensante legislatore ha creduto opportuno inserire fra le clausole quella più cervellotica: il nostro cittadino che va a svolgere quel lavoro “brutto sporco e cattivo” deve essere accettato nel paese straniero che deve astenersi dal processarlo e condannarlo in caso di reati. Condizione che neppure in una ex-colonia fidatissima può essere proposta, in quanto altamente lesiva della sovranità nazionale. Realizzabile solo attraverso atti di forza, estranei alla cultura nazionale, notoriamente sempre pronta – anche se ci massacrano qualcuno – a inneggiare alla pluridecennale amicizia col paese con il quale ci si sta relazionando.

Non è un caso se – per la sicurezza contro atti di pirateria in mare – per un certo periodo siano stati impiegati teams della Marina Militare. Era l’unico sistema praticabile, che aveva il limite di porre dei militari alle dipendenze di un comandante di nave mercantile, e che le due strutture avessero – per forza di cose – atteggiamento difforme nei confronti delle richieste da parte delle autorità marittime di altri stati. Il caso dei 2 marò docet.

Chissà se un giorno questo velo d’ipocrisia sparirà. Chissà se si comprenderà che in un mondo dove nessuno storce il naso di fronte alla possibilità di far affari, non vi sia nulla di male a svolgere le stesse attività, sottoponendole a vigilanza statale, sanzionando abusi, rispettando il paese ospite.

La fetta della torta è davvero appetitosa, l’italiano in questo settore si fa apprezzare per umanità e capacità, ed è bene ricordare che di concittadini che son andati e vanno a combattere per Ucraina, Russia, ISIS etc., ve ne sia un gran numero.

Non credo che sia più riprovevole un italiano che vada a scortare e difendere un imprenditore altrettanto italiano a Baghdad, di un altro che vada a prendere a bastonate qualcuno all’estero. Almeno – me lo si conceda – pari sono.

Pin It
real
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Esiste la Magia nel mondo contemporaneo? In Garfagnana sopravvive una pratica magico rituale misteriosa e affascinante conosciuta con…

Prendendo spunto da una riflessione puntuale del consigliere Elvio Cecchini – dichiara il sindaco Michele…

Spazio disponibilie

Dall'inizio di agosto l'amministrazione comunale ha ampliato l'orario di apertura dell'Archivio Fotografico Lucchese, in modo da consolidare il rapporto…

Mercoledì 6 agosto alle 21 il chiostro di Santa Caterina ospita Chi l'avrebbe mai ditto, una commedia musicale in…

Spazio disponibilie

Alcuni giorni fa Nadia ci ha lasciati. Nadia Simonini  era una professoressa universitaria in pensione; laureatasi all'università di…

Spazio disponibilie

📍 𝐑𝐈𝐓𝐎𝐑𝐍𝐀 𝐀 𝐋𝐔𝐂𝐂𝐀 𝐏𝐈𝐀𝐙𝐙𝐀𝐋𝐄 𝐃𝐎𝐍 𝐅𝐑𝐀𝐍𝐂𝐎 𝐁𝐀𝐑𝐎𝐍𝐈 𝐀𝐑𝐄𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀 𝐏𝐀𝐑𝐊ᴠᴇᴅʀᴀɪ ᴅᴀʟ ᴠɪᴠᴏ :🚙 ᴀᴜᴛᴏ…

Dal 1 novembre ritorneranno su Prenotazione per Gruppi e Famiglie le visite guidate presso il Museo Nazionale…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Duetto - 160
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie