Anno XI 
Giovedì 14 Novembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da massimiliano massimi
Politica
12 Novembre 2024

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Molto divisivo l’ultimo consiglio comunale di Lucca, e altrimenti non poteva essere stante l’argomento trattato: la seduta del consiglio comunale aperto richiesto dalle forze di minoranza, avente per tema “La situazione del conflitto in Palestina e l’educazione alla pace”, si è conclusa prematuramente causa l’allontanamento di tutti i consiglieri di maggioranza, che hanno così impedito alla minoranza di discutere la loro mozione per mancanza del numero legale.

Il consiglio comunale aperto di Lucca è iniziato alle ore 16,10, con le scuse del presidente Enrico Torrini alle tante persone presenti come pubblico per il ritardo dovuto agli allestimenti tecnici, necessari per il buon funzionamento della seduta. Dopo il minuto di silenzio in onore della vittima del lavoro lucchese Luca Cavati, richiesta dal consigliere di minoranza del PD Gianni Giannini, ha preso la parola Ilaria Maria Vietina, capogruppo di Lucca è un grande noi e prima firmataria della mozione di richiesta del consiglio, per spiegare i motivi della stessa, come la guerra e le ricadute che questa ha sull’economia nazionale e di rimando anche su quella locale. Ha aggiunto di aver scelto la guerra israelitico-palestinese invece che uno degli altri 43 conflitti che si stanno svolgendo nel mondo perché diverse sono le istanze ricevute da vari organismi e associazioni del territorio.

Ha chiesto e ottenuto la parola Lido Fava, capogruppo di maggioranza di FDI, per replicare a Vietina che non sembrava necessario chiedere un consiglio comunale aperto su una questione che si trascina da diversi decenni, e che, comunque, qualsiasi presa di posizione dell’organo comunale di Lucca sarebbe ininfluente sul tavolo geopolitico internazionale. Per questo motivo, ha dichiarato che i consiglieri di maggioranza avrebbero ascoltato gli interventi esterni, ma subito dopo avrebbero abbandonato l’aula e rinunciato al gettone di presenza loro spettante.

Primo intervento quello del professor Giorgio Gallo dell’università di Pisa, che ha esordito dichiarando come la strage del 7 ottobre 2023 ad opera di Hamas in danno degli israeliani vada duramente condannata, ma sia necessario anche cercare di comprendere i motivi che hanno portato al compimento di un così efferato atto. Ha quindi proposto alcuni spunti di riflessione sui motivi della nascita del conflitto, concludendo che l’importanza di un argomento come quello oggetto del consiglio comunale aperto è creare solidarietà per le vittime del conflitto, a prescindere se siano palestinesi o ebrei.

Il secondo intervento è stato fatto dalla dottoressa Alessandra Veccoli del Forum per la pace di Lucca, composto da 23 associazioni e molti cittadini che ripudiano la guerra. La dottoressa ha proposto una serie di dati sui morti accertati nella striscia di Gaza, in maggioranza donne e bambini, ricordando inoltre il blocco degli aiuti umanitari in particolare nella parte nord, che Israele rivendica come di propria pertinenza. Ha richiamato ipotesi di genocidio e violazione dei diritti da parte di Israele nei confronti del popolo palestinese, invitando infine il consiglio comunale di Lucca e il suo sindaco a farsi portavoce presso il governo nazionale di una richiesta urgente di pace per i territori e le popolazioni interessate dal conflitto israelitico-palestinese. Dopo questo appassionato intervento alcune persone del pubblico hanno cominciato a srotolare dei manifesti, ma sono state subito redarguite dal presidente Torrini, che ha invitato la polizia municipale a far rispettare il regolamento comunale.

Giovanni Bolognini della Commissione giustizia e pace diocesana è stato il terzo a intervenire: c’è bisogno di pace e non di guerra, ha dichiarato, aggiungendo che il comune di Lucca ha un’antica tradizione di richieste di pace, anche in ossequio alla dottrina sociale della chiesa. Ha affermato che la sua organizzazione condivide il pensiero del papa, che ha invocato l’immediata cessazione del conflitto, la liberazione degli ostaggi e la creazione di due stati sul territorio oggetto del conflitto. Anch’egli ha invitato il consiglio comunale a farsi portavoce presso il governo di una richiesta di immediato cessate il fuoco in quella regione già tanto martoriata dalla guerra.

È seguito l’intervento di Davide Fiorentini dell’Unione giovani ebrei Italia, di cui ha dato lettura il consigliere di maggioranza di FI-UDC Giovanni Ricci, non potendo Fiorentini essere presente di persona: l’intervento si è concentrato sulla pace e sul suo valore fondamentale, ma anche sul fatto che per ottenerla può apparire anche necessario il ricorso alle armi, visto l’estremismo islamico che ispira una parte della popolazione palestinese.

Celeste Vichi, dell’Associazione Israele-Italia sede di Livorno, ha esordito contestando l’oggetto dell’ordine del giorno, evidenziando che i palestinesi non hanno voluto un loro stato e che negano tale diritto anche agli ebrei: a supporto di questa sua affermazione ha fatto proiettare una slide contenente i diversi no opposti dai palestinesi alle proposte di pace fatte nel corso degli anni scorsi. Ha dichiarato che non si tratta della definizione di un territorio, bensì di un mancato mutuo riconoscimento praticato dalla parte palestinese. Ha ricordato la strage del 7 ottobre 2023, definendola di ebrei e non di israeliani, e ha lamentato il fatto che vi sono molte manifestazioni in Italia e nel mondo a favore dei palestinesi, dimenticando che è Israele ad essere stato aggredito. Infine, ha reclamato il diritto degli ebrei a difendersi dai palestinesi, sottolineando che vi è un antisemitismo di sinistra sempre più forte.

Sesto e ultimo intervento quello del generale Roberto Vannacci che, non potendo essere personalmente presente, aveva inviato una sua dichiarazione, letta dal consigliere di maggioranza di Lucca 2032 Ferruccio Pera: “Egregio signor sindaco di Lucca, egregi consiglieri comunali, desidero con queste poche righe ringraziarvi dell'invito rivoltomi ad essere presente questa sera nella vostra seduta consiliare straordinaria e aperta per trattare un argomento così delicato e attuale come la questione palestinese con i suoi risvolti- si legge nella dichiarazione del generale- Purtroppo, però, i miei impegni improrogabili presi in precedenza mi costringono a non poter accogliere l'invito al quale avrei volentieri aderito con entusiasmo. Spero di poter tornare a Lucca quanto prima e di presenziare, qualora dovesse esserci un'altra occasione, ad una seduta del vostro organo consiliare. Nel frattempo, vogliate accettare, oltre ai miei ringraziamenti, anche un cordiale saluto”.

Terminata la fase degli interventi esterni, si sarebbe dovuto procedere alla discussione; ma, come precedentemente annunciato da Lido Fava, i componenti dei vari gruppi di maggioranza sono usciti dall’aula, con la sola eccezione dei consiglieri della Lega Nord Salvini Premier Antonino Azzarà e Armando Pasquinelli. Il presidente del consiglio ha chiesto al segretario comunale di procedere all’appello nominale e contestuale verifica del numero legale, che non è risultato raggiunto, essendo presenti soltanto in 14; il consiglio comunale è quindi terminato alle ore 18,45 senza ulteriori discussioni.

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