Com'era prevedibile, alla fine la colpa di quello che sta succedendo a Gaza e che, prima ancora e ne è stata la causa e l'effetto, in Israele il 7 ottobre, è della giunta di centrodestra guidata da Mario Pardini. Che la politica sia sporca lo sappiamo da sempre, che sia, però, così sudicia quando è verniciata di rosso, non smettiamo mai un solo giorno di rendercene conto. Secondo il Pd lucchese Israele starebbe cercando una vendetta e non, invece, come è giusto che sia, di stroncare una organizzazione terroristica che le ha apertamente dichiarato guerra in quanto entità statale che deve reagire per proteggere il proprio popolo. I nipotini di Stalin sono sempre stati così: prima tutti gli altri, poi gli italiani e lo si vede anche per come accolgono cani e porci senza alcuna distinzione pur di arrivare, prima o poi, a mettere il popolo italiano in minoranza.
Abbiamo massacrato questa amministrazione per la vicenda Sandro Pertini, ma adesso si sta esagerando e, come ci pare ben visibile, il Pd lucchese così come la Cgil di Lucca, colgono l'occasione di ciò che sta avvenendo in Medio Oriente per attaccare ancora una volta la giunta Pardini e, soprattutto, la manifestazione Lucca Comics and Games, causando, loro sì, un danno di immagine pazzesco e ingiusto alla città e alla sua immagine. Noi pubblichiamo questo comunicato anche se, dopo averlo letto, ci è venuta l'itterizia con tanto di prurito accanito e impossibile da rimuovere. Siamo sicuri che se alla guida di palazzo dei Bradipi ci fossero stati mister Tambellin Man o il suo delfino Francesco Raspini avrebbero inviato ugualmente la nota? Secondo noi no, voi che ne pensate?
Ecco il parto, integrale, della segreteria del Pd lucchese:
Siamo tutti attoniti nel vedere ciò che sta accadendo a Gaza, condanniamo fermamente l'assedio e gli incessanti bombardamenti da parte delle forze israeliane del governo di estrema destra di Netanyahu, che stanno causando una strage di civili di proporzioni inaudite. Quello che sta accadendo è ingiustificabile così come non è giustificabile il feroce e terribile attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso.
Ma la vendetta cieca non è la soluzione perché allontanerà la pace ancora di più. L'odio si aggiungerà all'odio, il sangue al sangue, in una spirale angosciosa che qualcuno deve provare a fermare.
Leggiamo che l'eco di questa catastrofe ha raggiunto la manifestazione più rappresentativa della nostra città - Lucca Comics and Games, luogo di inclusione e di apertura culturale - che viene chiamata in causa per la rinuncia di alcuni artisti a partecipare a causa del patrocinio dell'ambasciata israeliana all'evento. Lucca Crea ha spiegato che la presenza di questo patrocinio (non oneroso) è frutto di relazioni artistiche che, per quest'ultima edizione, hanno portato due fumettisti israeliani, Tomer e Asaf Hanuka, da sempre attivi in progetti umanitari, a realizzare il manifesto ufficiale di Lucca Comics & Games 2023. Asaf Hanuka è, tra l'altro, coautore del film di animazione candidato all'Oscar "Valzer con Bashir" che racconta il Massacro di Sabra e Shatila avvenuto a Beirut nel 1982. Sappiamo che il dissenso, la critica, l'accusa sono la sostanza della proposta culturale, ma vediamo che il tragico precipitare degli eventi ha dato a tutto contorni diversi. Nel rispetto delle opinioni e delle sensibilità che ci vedono partecipi nella ferma condanna alla violenza in questo momento di buio della ragione, sentiamo di dover fare un appello a tutte e tutti affinché la situazione non sfugga di mano.
Spiace notare che il sindaco Mario Pardini e l'assessora alla Cultura Mia Pisano abbiano scelto, il primo di commentare questo caso con poche e banali parole, la seconda, ancora una volta, di rimanere in silenzio, lasciando Lucca Crea sola a fronteggiare un caso di portata internazionale che meritava una presenza politica ben più vigorosa.
In questo momento Lucca Comics & Games non ha bisogno delle sparate di ministri sempre alla ricerca di ulteriore visibilità.
Alla difesa delle scelte legittime degli artisti che hanno deciso di non partecipare alla rassegna per ragioni di coscienza, poteva essere associato un messaggio di empatia e vicinanza a tutte le vittime civili di questa tragedia. Quelle israeliane e quelle palestinesi, perché non ci sono morti di serie A o di serie B.
Un messaggio in grado di ricordare a tutta Italia - e anche agli artisti che hanno scelto di non venire - che Lucca è una città che anela la pace. Così come il mezzo milione di affezionati e pacifici visitatori di Lucca Comics & Games.
Il palcoscenico internazionale della manifestazione poteva servire per gridare a gran voce che si fermassero i bombardamenti sui civili di Gaza e, allo stesso tempo, di far sentire alta e forte la condanna di Hamas e dei suoi metodi assassini che non rappresentano i palestinesi.
Quanto a noi, quello che ci preme in questo momento è ribadire che il festival, da sempre inclusivo, non deve diventare teatro di scontro ideologico tra fazioni. Il tema dell'edizione 2023 "Together" rappresenta l'unione delle arti e dei popoli ed è in linea con i valori di rispetto, comunità e inclusione che da sempre la contraddistinguono.
L'organizzazione ha affermato che al centro di Lucca Comics & Games c'è da sempre l'opera intellettuale, la creatività, l'apertura alla critica e al dissenso. Questo lo spirito che ci auguriamo possa guidare tutti nei giorni della manifestazione.