"Su Geal i gruppi di maggioranza non sanno più dove sbattere la testa: invece di parlarci degli investimenti che hanno in programma per il territorio o di quale strada intendono percorrere per tutelare l'acqua lucchese in vista della scadenza della concessione Geal (cosa nota dal 1995), rilanciano con uno strampalato comunicato stampa nel quale tirano nuovamente in ballo la precedente amministrazione comunale. Ma loro non dovevano essere il nuovo? I risolutori? E non amministrano da quasi 3 anni?".
Risponde ai consiglieri di Difendere Lucca il capogruppo di Lucca Futura, Gabriele Olivati, in merito alla vicenda Geal. "Difendere Lucca, nell'arrampicarsi sugli specchi per difendere il niente fatto da Pardini in questi tre anni, si chiede dove sia stata l'amministratore di centrosinistra in dieci anni. Risposta facile: tra i tanti interventi fatti e documentati (basta leggerli ogni tanto gli atti e non parlare per sentito dire), c'è stata di sicuro la realizzazione di una delle opere civili che Lucca abbia mai visto, ovvero lo storico collegamento delle fognature da Pontetetto all'Oltreserchio, con 9.5 chilometri di condotte in pressione e cinque stazioni di sollevamento, per un totale di 8.7 milioni di investimento. Un'opera che avrebbe potuto consentire l'estensione della rete della fognatura a tutto l'Oltreserchio, ma negli ultimi tre anni, da quando cioè Difendere Lucca è al governo della città, nulla è stato fatto. Non un investimento, non una programmazione, non un'indicazione di cosa fare, come e con quali tempistiche. Abbiamo capito che quando la maggioranza non sa cosa dire, tende a rivolgere gli occhi al passato e a lanciare invettive per fare un po' di rumore, ma a volte basterebbe anche il dignitoso silenzio".
"D'altronde che Pardini e la sua maggioranza non abbiano idea di cosa fare con Geal è ormai chiaro a tutti - conclude Olivati -. In quasi tre anni non hanno ritenuto importante affrontare con serietà, concretezza e trasparenza il passaggio delicato della scadenza della concessione, affidando tutto a un'improbabile proroga (non prevista neppure dalla legge statale), che era stata bocciata anche dallo stesso consulente (Tronca) chiamato dal sindaco un anno fa e pagato con i soldi dei cittadini. A oggi, a distanza di settimane dalla bocciatura della proroga in consiglio regionale, non abbiamo idea di quale sia la strada che l'amministrazione di Lucca intende seguire: a parte aver tentato di rimandare il problema al 2027, forse più per tutelare gli interessi del socio privato (che in tre anni non ha avviato mezzo investimento su Lucca) che quelli dei lucchesi, continua la politica del "non vedo-non sento-non parlo" condita da tante parole e zero fatti".