Le reazioni suscitate dall'imminente notizia di una probabile chiusura della biblioteca centrale di Lucca sono state tantissime. Rabbia, tristezza, perplessità. Tra queste anche molte domande. In particolare Potere al popolo si chiede se il comune possa fare qualcosa: "Non capiamo come mai ci sono ostacoli insormontabili allo stanziamento di finanziamenti quando è stato così semplice attuarli con le casse Imt e il motivo per cui l'amministrazione, coadiuvata dalla Cassa di Risparmio, non possa intercedere e sostituirsi alle mancanze dello Stato".
Riflessioni che ancora non ricevono risposta. Svariate sono state le petizioni indette da diverse associazioni culturali col fine di salvare la biblioteca: "Si tratta di un partizioni di pregio a disposizione dei cittadini, degli studiosi e dei ricercatori che hanno nella fruibilità di quelle sale un punto di riferimento - continuano - La notizia di una probabile chiusura non è triste solo per il fatto in sé, ma anche perché colpisce un settore già fortemente in crisi".
La biblioteca dipende direttamente dal Ministero per Beni e le Attività Culturali esulando il sindaco dal dover intervenire direttamente, ma "Probabilmente avrebbe potuto mettere in risalto il problema prima che lo facessero le associazioni - conclude Potere al Popolo - Come al solito ci troviamo di fronte a un atto di incompetenza amministrativa che gestisce la città in base alle sue preferenze e lo dimostra come, a differenza di ora, la giunta si sia prodigata con la destinazione di fondi in quantità spropositata Fondazione IMT Alti Studi di Lucca, ovvero l'istituzione universitaria, di ricerca e alta formazione privata che collabora con la Fondazione Cassa di Risparmio".